La guida completa al Bytecoin, criptovaluta decentralizzata e aperta
Bytecoin (BCN) è una criptovaluta decentralizzata e aperta, basata sulla tecnologia CryptoNote. CryptoNote non è altro che un protocollo Internet in grado di garantire l’anonimato delle transazioni alle valute decentralizzate orientate alle privacy, come Monero, il cui successo è dovuto proprio agli altissimi livelli di privacy garantiti agli utenti.
Nonostante venga spesso paragonata a Monero, Bytecoin è una moneta poco liquida e meno adatta allo scambio, ma che si presenta come un’opzione molto più interessante per gli appassionati di mining. Come Monero, Bytecoin può essere tranquillamente minata da casa senza disporre di particolari attrezzature ma, a differenza del primo, è molto semplice e veloce da minare, caratteristica che consente ai minatori di speculare sulle vendite successive all’attività di mining.
In quest’articolo ci soffermeremo sulle principali caratteristiche di Bytecoin e su alcuni cenni relativi alla nascita e alla storia della criptovaluta, per poi entrare nel dettaglio sulle principali piattaforme e portafogli disponibili per la compravendita e la conservazione di BCN.
Il futuro delle criptovalute e di Bytecoin dipende anche dalle tue scelte: è per questo che noi ci vogliamo assicurare che siano consapevoli e mature.
La storia di Bytecoin
Per quanto le sue caratteristiche rispondano ad esigenze molto attuali, Bytecoin è nata ben sei anni fa, nel 2012. Come tutte le criptovalute, Bytecoin ha attraversato diversi stadi di crescita nel corso degli anni, fino a raggiungere un certo livello di stabilità. Non vi sono notizie certe e trasparenti a proposito del team di Bytecoin: è probabile che all’inizio abbiano preso parte al progetto team isolati e frammentati, poco propensi alla collaborazione, e che ciò abbia dato vita a fork differenti della stessa moneta, come MonetaVerde, AEON e lo stesso Monero. A partire dallo scorso anno, il team sembra aver intrapreso una strada di maggiore trasparenza e aver finalmente dato un volto ai contribuenti al progetto, nonostante sul sito ufficiale non ci siano informazioni molto dettagliate sui membri del team, identificabili sono da nome e ruolo all’interno della squadra. Come promesso dalla Community Roadmap del 2018, il team di Bytecoin ha da poco annunciato il lancio di una nuova API (interfaccia di programmazione), basata sulla semplicità e sull’intuitività, e del nuovo Wallet, dal design moderno e con nuove funzionalità e caratteristiche. Per quanto riguarda le prossime novità, previste per il 2018, il team di Bytecoin ha deciso di puntare sullo sviluppo del business e su un numero sempre maggiore di collaborazioni con le aziende, anche in modo da assicurare la presenza di un certo numero di esercizi commerciali in grado di accettare BCN. In più, è prevista una maggiore apertura verso i mercati dell’Africa, del Medioriente e dell’Asia, con particolare attenzione a Cina, Taiwan, Giappone e Corea del SudLe caratteristiche di BytecoinIn quanto criptovaluta decentralizzata e aperta, Bytecoin dispone di un codice open source che permette a chiunque di prendere parte allo sviluppo della criptovaluta. Essendo dipendente solo da Internet, poi, Bytecoin garantisce transazioni internazionali e totalmente private, grazie ad un sistema di crittografia molto complesso che non consente di venire a conoscenza né dei partecipanti alla transazione né dell’importo trasferito. Anche i fondi depositati sul Wallet sono in totale sicurezza: qualunque informazione riguardante il saldo e le transazioni effettuate resterà del tutto privata, a meno che non si decida spontaneamente di rivelarla. La crittografia di Bytecoin, infatti, è talmente sicura e complessa da rendere i tentativi di hacking impossibili, o quantomeno un inutile dispendio di energie e risorse. Per le caratteristiche elencate, Bytecoin si presenta come una criptovaluta adatta a tutte le esigenze: business, investimenti e mining.
La tecnologia delle firme ad anello
Su cosa si basano la riservatezza e l’anonimato garantiti da Bytecoin? Il sistema utilizzato dal protocollo ByteNote, definito “delle firme ad anello”, rende le transazioni irrintracciabili e mescolate tra loro. A differenza di Bitcoin, che assegna una chiave pubblica e unica ad ogni singolo utente, ByteNote assegna ad un gruppo di utenti un indirizzo pubblico e un indirizzo privato. Nel momento in cui viene effettuata una transazione, viene generata una chiave one-time in automatico, puramente casuale. I verificatori, quindi, non saranno mai in grado di risalire al firmatario dell’operazione, che sarà identificato solo come appartenente ad un determinato gruppo. Il protocollo ByteNote non è l’unico a garantire un tale anonimato, ma è sicuramente uno dei più maturi e in parte anche più semplici tra quelli disponibili o ancora in fase di sviluppo.
L’algoritmo Proof of Work (PoW)
L’algoritmo utilizzato da Bytecoin risponde all’esigenza di trovare il giusto compromesso tra coloro che fanno mining da casa con una semplice CPU e coloro che hanno la possibilità di fare mining con una strumentazione più potente. Al contrario, l’algoritmo utilizzato da Bitcoin, ovvero SHA-256, dà un vantaggio non indifferente a chi possiede un’attrezzatura più adeguata a fare mining, portando ad una notevole centralizzazione a vantaggio delle grandi corporazioni. L’algoritmo PoW di Bytecoin è particolarmente adatto anche a chi vuole fare mining da casa con un semplice pc; si presenta, in sostanza, come un Proof of Work egalitario, che beneficia i grandi team quanto i singoli minatori connessi da casa.
Gli exchange di Bytecoin
Anche Bytecoin, come la maggior parte delle criptovalute, dispone di un certo numero di exchange. Un exchange non è altro che un mezzo che permette di vendere o comprare valute digitali, alcune delle quali possono essere scambiate anche a partire da euro o dollaro. Nel caso di Bytecoin, la grande maggioranza di exchange a disposizione permette di comprare o vendere BCN a partire da Bitcoin (BTC) e moneta fiat convenzionale, seppur ci sia un certo numero di exchange che permette lo scambio anche con euro (EU), dollaro (USD), rublo russo (RUR), hryvnia ucraino (UAH) e dollaro australiano (AUD). Tra gli exchange disponibili per lo scambio di Bytecoin figura anche Poloniex, il mercato di criptovalute americano fondato nel 2014 a Boston. Poloniex mette a disposizione quattro diversi mercati di scambio, ovvero, Monero, Etherum, USDT e Bitcoin. A differenza dei primi tre, che possono contare su un numero di circa dieci coppie di scambio, quello di Bitcoin si presenta come il mercato più florido, con una disponibilità di circa 70 coppie di scambio, tra cui la coppia BTC/BCN. Un’altra ottima piattaforma di scambio disponibile per BCN è Changelly. A differenza di altri exchange, Changelly non necessita di alcun deposito, ma funziona come una sorta di ATM: si introducono gli euro con una carta di credito e si riceverà in cambio la valuta digitale richiesta direttamente nel proprio Wallet. Tra le opzioni di Wallet disponibili per Bytecoin figurano un portafoglio desktop, disponibile su Mac, Linux e Windows e utilizzabile anche offline, un portafoglio online adatto a qualsiasi browser, e un portafoglio digitale per dispositivi mobili, disponibile al momento solo per Android.
Conclusioni
Nonostante la storia travagliata e pur avendo una fama minore rispetto ad altre criptovalute più note, Bytecoin non è di certo nata ieri. I suoi sei anni di esperienza e le novità introdotte negli ultimi anni l’hanno resa una valuta dalle intenzioni serie e affidabili. Se la privacy e l’anonimato sono tra le tue priorità e fare mining con grandi attrezzature non è alla tua portata, Bytecoin è sicuramente una delle valute in grado di garantire uno dei maggiori gradi di riservatezza e decentralizzazione. Scegli tra le opzioni presentate e utilizza gli exchange per accrescere il tuo portafoglio di criptovalute.