La popolarità mondiale di Bitcoin è in crescita. Alla fine del 2018 più del 93% della popolazione britannica aveva sentito parlare di BTC, mentre la percentuale era sotto l’80% negli USA, la sua presenza nei nuovi mercati finanziari, il progetto Libra di Facebook e la recente truffa via Twitter, ha ulteriormente aumentato la consapevolezza collettiva circa Bitcoin e le criptovalute. Bitcoin, la prima valuta decentralizzata, ha dozzine di curiosità interessanti e in questo articolo ne vogliamo presentare 13 che ti sorprenderanno.
Nessuno sa chi è Satoshi Nakamoto: Il mitico creatore di Bitcoin
Nonostante le numerose ipotesi non si conosce con certezza l’identità di Satoshi Nakamoto, colui che ha redatto il documento tecnico di Bitcoin nel 2008. Questo è lo pseudonimo usato dal creatore (o gruppo di creatori) della principale criptomoneta, e la vera identità di questa persona o di queste persone resta ancora oggi un mistero.
Tra le figure che si sospettano essere Satoshi, ci sono Dorian Nakamoto, Hal Finney, Nick Szabo e Craig Wright. Quest’ultimo continua ad autodefinirsi Nakamoto senza portare prove, creando molte controversie nella comunità delle criptovalute.
L’NSA conosce l’identità di Satoshi?
Una fonte non confermata del blogger Alexander Muse, afferma che la United States National Security Agency (NSA) ha condotto un complesso studio di stilometria, confrontando gli scritti di Nakamoto con miliardi di scritti in tutto il mondo.
A fronte di tale studio si crede che la NSA conosca chi è Satoshi Nakamoto, ma non avrebbe voluto rivelare pubblicamente l’informazione.
Se perdi la chiave privata, perdi i tuoi Bitcoin
Uno dei grandi vantaggi dati da Bitcoin è la sicurezza fornita dalla rete e dalla blockchain. Il fatto che sia decentralizzato e con centinaia di nodi in tutto il mondo, è l’elemento dirompente di questa criptovaluta.
Il sistema di funzionamento di Bitcoin ha però un lato negativo, esso opera attraverso due chiavi associate ad ogni portafoglio di criptovaluta. La chiave privata è unica e non deve essere condivisa in nessun caso.
Supponiamo però che il disco rigido del PC si rompa e si perde l’accesso al portafoglio. Se non hai un backup delle tue chiavi private, non potrai più accedere ai tuoi fondi e questi tuoi bitcoin resteranno per sempre in una sorta di limbo.
Ecco perché molti preferiscono usare i portafogli online o metterli direttamente negli exchange o usare i wallet più avanzati che usano il meccanismo di recupero con i seed.
Bitcoin nel limbo
Anche se non è semplice da determinare, uno studio di Chainanalysis indica che il 20% dei bitcoin circolanti si è perso per sempre nel limbo digitale.
La ricerca, citata dal Wall Street Journal, afferma essere altamente improbabile che questi BTC torneranno in circolazione. Al momento della scrittura parliamo di 3,6 milioni di bitcoin persi, che equivalgono a circa 33,6 miliardi di dollari.
Bitcoin ha dato impulso a un settore che nel 2017 ha raggiunto 1 triliardo di USD di valore
Quella di Nakamoto è stata la pioniera di un settore composto oggi da circa 5.700 coin e token. A gennaio del 2018 la capitalizzazione del comparto aveva raggiunto un picco di 831 miliardi di dollari (dati CoinMarketCap), un valore possibile solo alle più potenti società quotate in borsa.
Il primo acquisto con bitcoin: Le pizze più pregiate al mondo
La microscopica comunità di appassionati che ha iniziato a testare bitcoin nel 2009 non si aspettava che questa moneta digitale avrebbe rivoluzionato il mondo. Così i primi due record di una transazione BTC sono a dir poco sconcertanti.
Il forum di Bitcointalk conserva ancora la memoria di quella transazione avvenuta nel maggio 2010, in cui un utente pagò 10.000 BTC per comprare due pizze. Al cambio odierno le due pizze varrebbero 91 milioni di dollari.
Bitcoin non può essere semplicemente comprato: può essere estratto e negoziato sui mercati finanziari professionali
La criptovaluta ha ottenuto l’approvazione di diverse autorità finanziarie per essere negoziata su centinaia di piattaforme di intermediazione in tutto il mondo.
In questo modo le variazioni di prezzo del bitcoin possono essere sfruttate non solo in direzione ascendente. Mediante i contratti a termine CFD o le opzioni, i trader possono sviluppare strategie per sfruttare la volatilità del mercato BTC. In aggiunta, l’estrazione di bitcoin (il mining) può essere molto redditizia a seconda di dove si vive e se si dispone della giusta attrezzatura.
Il 2017 l’anno più proficuo per Bitcoin
Secondo CoinMarketCap, che raccoglie dati dagli exchange dal 2013, l’anno 2017 è stato quello più redditizio per BTC con un incremento del 1.300%.
Negli anni precedenti queste percentuali sono state anche più alte, ma di valore inferiore. Ad esempio, nel 2013 BTC ha registrato un aumento di circa il 5.700%.
Il 2018 l’anno meno redditizio…
La dolorosa caduta del 2018 ha portato il BTC al -73% confrontando il prezzo di apertura con quello di chiusura d’anno.
Il wallet Bitcoin più ricco contiene 255,000 BTC
Secondo Bitinfocharts, il più grande wallet Bitcoin al mondo conta 255.502 BTC, che equivalgono a 2,32 miliardi di USD ed è detenuto in un cold wallet dall’exchange Huobi.
Al secondo posto un wallet il cui proprietario non è noto, con 96.000 bitcoin, che equivalgono a circa un miliardo di dollari.
La rete Bitcoin è 194,000 volte più potente del più grande supercomputer del mondo
Secondo bitcoincharts la potenza combinata della rete Bitcoin è di 80.704.290 petaflop al secondo.
Se consideriamo il supercomputer più potente al mondo, il nipponico Fugaku con oltre 7 milioni di core, esso esprime una potenza di “soli” 415,53 petaflop. Quindi la rete BTC è 194 mila volte più potente del Fugaku.
La contorta promessa di John McAfee
Durante l’euforia rialzista del 2017, il controverso uomo d’affari McAfee ha fatto una promessa che difficilmente potrà mantenere. L’informatico britannico ha promesso che si mangerà i “gioielli di famiglia” in diretta televisiva nazionale se il prezzo del bitcoin non raggiungerà il milione di dollari entro il 2020. Anche se fosse in grado di mantenere la promessa, dubitiamo che molti vorrebbero vedere la scena.
if not, I will eat my dick on national television.
— John McAfee (@officialmcafee) July 17, 2017
La scorta di bitcoin è finita, proprio come l’oro
Iniziamo qui le similitudini terminologiche tra il settore dell’oro e del bitcoin. Nakamoto ha creato questo strumento finanziario digitale per avere più somiglianze con l’oro che con le valute fiat. La rete Bitcoin limita la quantità di criptovaluta che può essere emessa, stabilendo una offerta limitata a 21 milioni di BTC, che vengono emessi da nodi decentralizzati che controllano la rete in modo sistematico e deflazionistico circa ogni 4 anni.
Le attività fondamentali della rete, tra cui la manutenzione, la sincronizzazione e l’emissione propria del bitcoin usano termini analoghi a quelli dell’oro: mining. I nodi sono chiamati “miner” (minatori) e ottengono ricompense per la soluzione dei rompicapi crittografici che consentono di aggiungere blocchi alla rete, oltre a piccole commissioni per la conferma delle transazioni.