Dopo il rivoluzionario successo generale registrato nel 2017, le monete virtuali sono diventate un asset degno di attenzione per gli operatori dei mercati finanziari. Capaci di generare profitti in tempi brevissimi, in quanto sono soggette a fluttuazioni notevoli, le principali criptovalute costituiscono un prodotto privilegiato per fare speculazioni e per investire in un valore differente rispetto a quelli tradizionali. Con quali vale la pena di fare trading in questo momento? È possibile prevederne le quotazioni? Quale tipo d’investimento sarebbe opportuno fare? Scopri con noi cinque cose da prendere in considerazione prima di fare trading con le valute virtuali, impara ad investire nelle criptomonete con la nostra guida e inizia ad operare con Bitcoin, Ethereum, Ripple e le altre.
- Le criptovalute non funzionano come l’euro e il dollaro
Il valore delle monete reali non ha molto a che vedere con quello di certe criptovalute. Ancorato all’economia di uno paese o di un insieme di paesi, legato a doppio filo alla vita dei suoi cittadini, il denaro prodotto da ogni Stato ha una finalità principale: essere utilizzato come mezzo di scambio e permettere il funzionamento delle nostre attività quotidiane. Il suo valore è suscettibile a variazioni, generalmente non drastiche. Non si può dire la stessa cosa delle monete virtuali, il cui valore cambia spesso anche in maniera sostanziale. Prendiamo ad esempio la sterlina, l’euro, il Bitcoin ed Ethereum, e confrontiamone l’andamento nel 2017. Lo scorso anno il valore di 1 sterlina è oscillato tra 1,23 e 1,35 dollari, 1 euro tra 1,05 e 1,24 dollari. Nello stesso periodo il Bitcoin è passato da poco più di 700 a circa 16.000 dollari, Ethereum ha invece registrato una variazione tra i 10 e i 741 dollari.
- La quotazione delle criptomonete fa le montagne russe
Il valore delle criptomonete nel 2017 ha subito fluttuazioni impensabili per una moneta classica e per la maggior parte degli asset finanziari in genere. Lo stesso si è potuto registrare dall’inizio del 2018 ad oggi, in un senso e nell’altro. Quando si parla di estrema volatilità delle criptovalute o di grandi fluttuazioni si fa riferimento proprio a queste montagne russe, che vedono il prezzo del Bitcoin e simili impennare verso l’alto o verso il basso con cambiamenti radicali anche nell’arco della giornata.
Certo, il 2017 è stato un anno eccezionale per le monete virtuali, e il primo quadrimestre del 2018 può essere considerato come una coda del periodo precedente. Resta il fatto che, per ora e forse ancora per qualche anno, le criptovalute potranno essere soggette a queste fluttuazioni, che genereranno perdite o profitti consistenti.
- Grandi guadagni per un piccolo numero di criptomonete
Quali sono le criptovalute su cui investire nel 2018? La domanda è interessante se si considera che le monete virtuali sono circa un migliaio. Per fare trading conviene puntare su una selezione di criptomonete, partendo ad esempio dalle più importanti per capitalizzazione borsistica nel 2017. Guida la classifica il Bitcoin (54 miliardi di dollari di capitalizzazione), seguito da Ether (27 miliardi), la moneta del sistema Ethereum, e da Ripple (7 miliardi). Tra le criptomonete emergenti figura al quarto posto il Bitcoin Cash (5 miliardi), creato nel 2017 da una biforcazione della blockchain del Bitcoin. Fanno parte della lista anche il Litecoin (2,5 miliardi), il NEM (2,4 miliardi), Dash, IOTA ed Ethereum Classico (1,4 miliardi di dollari ciascuno), e a chiudere la top ten troviamo NEO (0,937 miliardi).
- Conservare le criptovalute in un portafogli di monete virtuali
È il momento di porti la fatidica domanda: qual è il metodo migliore per fare trading sulle monete virtuali? Il più intuitivo consiste nell’acquistare direttamente la criptovaluta a cui sei interessato. Questo può essere fatto scambiando valuta reale sulle piattaforme online dedicate all’exchange, che accettano ad esempio euro e dollari in cambio di Bitcoin ed Ether. Per alcune monete ci vorrà un passaggio ulteriore, perché lo scambio diretto con le valute reali non è previsto. Passerai quindi per monete virtuali come Ether per scambiarle con la criptovaluta a tua scelta. Ma puoi anche vendere online un prodotto o un servizio e richiedere il pagamento con una criptovaluta. Per conservare queste monete intangibili ci vorrà un portafogli virtuale, ovvero un conto messo in sicurezza con una password. Per riutilizzarle potrai quindi passare da una piattaforma online o un software.
- Fare trading sulle criptovalute con i contratti per differenza
Esiste anche un’altra opzione, particolarmente pratica, per fare trading sulle monete virtuali: il contratto per differenza. Con il CFD non comprerai valute virtuali, ma sottoscriverai un contratto a termine legato al valore reale della criptovaluta di tuo interesse. Il contratto partirà da un valore iniziale e si concluderà con un altro valore: la differenza stabilirà il risultato dell’investimento. Il metodo dei contratti per differenza è interessante se si pensa che per sottoscriverli è necessario depositare una piccola percentuale e non il valore della criptovaluta indicato nel CFD. Ciò significa che, quando si opera con monete dal prezzo elevato come i Bitcoin, avrai la libertà di fare trading anche se non hai a disposizione la somma equivalente al suo valore reale. Inoltre, con un CFD potrai decidere se andare long o short, puntando sull’andamento positivo o negativo di una valuta senza possederla.
Ora che sai come investire con le criptomonete, puoi iniziare a fare trading seguendo i consigli che trovi sul nostro sito.