Il National Science Foundation (NSF) premia con 225,000 USD la startup blockchain KRNC per una ricerca sull’integrazione di caratteristiche delle criptovalute nel dollaro USA
Una agenzia indipendente del governo USA, la National Science Foundation (NSF) ha conferito ad inizio mese una borsa di ricerca del valore di 225,000 USD alla società blockchain di Los Angeles KRNC. L’obiettivo è sviluppare un nuovo protocollo per incorporare alcune caratteristiche delle criptovalute nelle valute fiat.
Clint Ehrlich, scienziato capo progetto, ha dichiarato in un comunicato che la società “prende il meglio del bitcoin e lo aggiunge ai soldi che le persone già posseggono. È l’equivalente virtuale della banconota d’oro da un dollaro data a tutti”.
Le criptovalute, specialmente il bitcoin ed Ethereum, sono apprezzate per la rete decentralizzata che si basa sulla tecnologia blockchain. Usa la crittografia per ridurre notevolmente le probabilità che i criminali possano contraffare o duplicare la moneta.
Attualmente le criptovalute non sono emesse da un governo. Dato il fatto che la rete blockchain è distribuita, le valute digitali sono teoricamente indipendenti dalle interferenze dei governi.
Nell’ambito del nuovo progetto di ricerca finanziario dal NSF, gli scienziati lavoreranno su di un protocollo crittografico che hanno chiamato Key Retroactivity Network Consensus (KRNC). L’obiettivo è di legare una criptovaluta scarsa come il bitcoin al dollaro.
I ricercatori distribuiranno la KRNC a tutti gratuitamente, in modo da consentire loro di interagire con il denaro ibrido in proporzione alla loro ricchezza esistente. In questo modo chiunque sia in possesso di dollari USA può sperimentare le caratteristiche di decentralizzazione di una criptovaluta senza doverla comprare.
La ricerca è tutt’ora in corso, intanto gli USA non hanno ancora preso in considerazione l’eventualità di adottare le criptovalute o di produrre una sorta di dollaro ibrido (dollaro digitale).
La responsabile del programma di sovvenzionamento della NSG, Anna Brady-Estevez, ha spiegato che il finanziamento “non dovrebbe essere frainteso come una approvazione di qualsiasi iniziativa volta a migliorare il dollaro USA o a renderlo più simile al bitcoin o a qualsiasi altra criptomoneta”.
Ad ogni modo la ricerca e sperimentazione annunciata è promettente, poiché indica che il NSF è interessato ai limiti teorici del dollaro fiat.
Già a marzo, il rappresentante del Congresso americano dell’Arizona, Paul Gosar, aveva promosso il Cryptocurrency Act of 2020. Gosar intendeva così fornire “la tanto necessaria chiarezza normativa sulle criptovalute”, introducendo la legge egli ha voluto compiere un passo avanti verso la sua visione degli Stati Uniti leader globali nel settore delle criptovalute.
“Renderemo più semplice per le imprese, le istituzioni e gli americani la partecipazione a questo settore in crescita” ha spiegato Gosar.