Un team consolidato di sviluppatori di realtà aumentata (AR) sta progettando di “unire mondi fisici e virtuali” creando terreni digitali. Questi possono essere acquistati, venduti o affittati. Arcona ritiene che l’AR, e il suo imminente ecosistema, possano beneficiare una pletora di industrie. Ad esempio, il settore delle costruzioni potrebbe utilizzare questa tecnologia per mostrare ai propri clienti come un progetto sarà portato a termine, mentre il settore del turismo ha l’opportunità di affascinare i visitatori ricreando oggetti storici perduti.
La visione di Arcona
L’azienda afferma che tutto questo sarebbe stato raggiunto attraverso il posizionamento remoto, che permetterà agli sviluppatori di incorporare le installazioni su territorio virtuale a migliaia di chilometri di distanza. Secondo Arcona, questo consente agli utenti di “fare affari in tutto il mondo, senza lasciare il proprio ufficio”.
Questa tecnologia sarebbe abbinata ad un’applicazione chiamata AR Viewer che permette al pubblico di ammirare le creazioni di realtà aumentata nel mondo reale. Secondo Arcona, questa sarà libera e multipiattaforma, il che lo rende compatibile con occhiali AR, tablet, smartphone e visori. Alexander Emelyanov, responsabile della ricerca e sviluppo di Arcona, ha dichiarato: “I nostri algoritmi, basati su reti neurali e AI, consentono un’analisi molto più rapida di un’enorme quantità di dati e immagini per creare l’impressione virtuale più accurata di qualsiasi ambiente fisico in tempo reale”.
Un mondo nuovo
In un primo momento, Arcona prevede di lanciare il suo sistema di posizionamento AR Grid in 10 delle più grandi città del mondo. Inizierà infatti ben con 1.500 kmq di terreno digitale in vendita. Da Barcellona alla città di Londra, da New York a Parigi e perfino Roma, l’azienda dice che i proprietari di parti del terreno virtuale hanno la possibilittà di raggiungere milioni di persone.
Il valore del terreno digitale dipende da diversi fattori. Ad esempio, lotti prominenti nelle capitali densamente popolate, dove lo spazio è limitato, probabilmente sono più costosi di un lotto in una parte isolata della città. Arcona afferma che il terreno digitale sarà negoziato attraverso aste. Questo consente alla comunità di “determinare in modo indipendente il valore di mercato”. Le offerte finali verranno poi utilizzate per stabilire il prezzo medio per gli altri lotti. I diritti di proprietà sono invece registrati su una Blockchain.
Arcona afferma che un potenziale utilizzo dell’AR è nel mercato degli annunci “sovrasaturi”. Questo è un riferimento al fatto che sta diventando sempre più difficile catturare l’attenzione del pubblico negli spazi reali. L’azienda stima che la realizzazione di banner interattivi in luoghi affollati come la Torre Eiffel sarebbe molto meno costosa di un cartellone pubblicitario fisico.
Entro il 2023, l’azienda vuole che l’AR sia un “fenomeno ampio” in cui il suo ecosistema è considerato lo standard industriale. Con l’aumento della domanda, Arcona vuole anche espandere il suo terreno virtuale con l’intento di coprire 100.000 kmq in capitali di tutto il mondo. La piattaforma avrà una valuta universale conosciuta come il token Arcona, che sarà utilizzato per il commercio di terreni digitali e consentirà agli sviluppatori di vendere software e contenuti ai proprietari terrieri.
Un team non privo di esperienza
Piligrim XXI, il team responsabile di Arcona, ha già accumulato cinque anni di esperienza nello sviluppo AR. Nel 2014 hanno lanciato in Lettonia il “primo parco AR del mondo”. Questo rappresenta la ricostruzione di un castello dei cavalieri teutonici. L’azienda sostiene che la sua attrazione ha visto aumentare del 30% il numero di turisti, mentre il tempo medio trascorso presso il punto di riferimento è salito da 15 minuti a due ore.
Nel mese di aprile, Piligrim XXI ha ottenuto il brevetto per i suoi nuovi algoritmi. Questa soluzione faciliterà la creazione di uno strato AR universale. L’ICO di Arcona si svolgerà dal 15 aprile al 15 maggio, e l’azienda dice che ogni contribuente avrà l’opportunità di vincere un lotto gratuito di Digital Land in una delle località più importanti del mondo. Dal 1° al 25 giugno, i partecipanti dell’ICO “potranno scegliere e acquistare i migliori territori digitali” nelle 10 città di lancio di Arcona attraverso aste private, con la digitalizzazione del territorio nel 2019.
Conclusione
Questo è un progetto senza ombra di dubbio interessante e molto ambizioso. Sarebbe poco sorprendente se già nella prima metà dei anni 20 dovessimo usare il loro software per mezzo di occhiali AR/MR, che questi siano apple o magicleap. Questa è l’ennesima dimostrazione di come tecnologie quali AR, IOT, criptovalute e blockchain giungono verso un rapporto di simbiosi.