L’exchange di criptovalute italiano BitGrail ha annunciato di aver perso 17 milioni della criptovaluta Nano (XRB, precedentemente noto come RaiBlocks). Il valore attuale della perdita ammonta ad oltre 170 milioni di dollari. La società non ha usato la parola “hack” per descrivere l’incidente. L’exchage però ha riferito in una dichiarazione sul suo sito web “che i controlli interni hanno rivelato transazioni non autorizzate”.
In questo articolo verranno forniti tutti i dettagli a riguardo di questo spiacevole evento.
Solo chi era in possesso di Nano è affetto, ma non ci sarà un rimborso completo
Il proprietario di BitGrail Francesco “The Bomber” Firano ha detto su Twitter che l’azienda non può rimborsare completamente tutti i suoi clienti. Questo perché è attualmente in possesso di soli 4 milioni di Nano, per un valore di circa 40 milioni di dollari. Solo la criptovaluta Nano è stata persa nell’incidente e non è stata rubata nessun’altra criptovaluta. Il denaro è scomparso dai portafogli di BitGrail, dove normalmente viene immagazzinato dopo che gli utenti depositano Nano nei loro conti BitGrail.
La quantità massima possibile di questa criptovaluta che potrebbe mai entrare in circolazione è di 133 milioni di unità, quindi la perdita è superiore al 10% della disponibilità totale.
Polemiche
Nonostante la perdita di BitGrail non è in alcun modo massiccia come quella di Mt. Gox, questa situazione è comunque intrisa di polemiche.
L’evento non sarà di certo risolto rapidamente, visto che c’è una controversia tra il team BitGrail e Nano che potrebbe ostacolare gli sforzi per trovare una soluzione che permetterebbe di rimborsare gli utenti.
Firano ha accusato il team Nano su Twitter di non voler collaborare per risolvere la questione:
“I Nano su BitGrail sono stati rubati.
Sfortunatamente non c’è modo di rimborsare al 100% (Siamo in possesso di soli 4 milioni di XRN al momento).
Gli sviluppatori, come vi sareste aspettati, non vogliono collaborare.”
Il team di Nano ha risposto in un post sul proprio blog Medium:
“Dalla nostra indagine preliminare non è emersa alcuna doppia spesa nella blockchain e non abbiamo motivo di credere che la perdita sia stata causata da un problema nel protocollo Nano. I problemi sembrano essere legati al software di BitGrail.”
Il team Nano ha anche pubblicato le trascrizioni delle loro recenti conversazioni con Firano e ha dichiarato di averne informato le autorità preposte all’applicazione della legge. Anche BitGrail ha contattato le autorità poco dopo.
Il Team Nano ha scritto nella sua ultima dichiarazione:
“Abbiamo ora sufficienti motivi per credere che Firano abbia ingannato il Nano Core Team e la comunità riguardo alla solvibilità dell’exchange BitGrail da un periodo di tempo significativo.”
Su Twitter, Firano ha detto che le affermazioni di Nano non sono altro che “accuse infondate”. Ha aggiunto anche che ha riferito alla polizia che il team di Nano ha pubblicato la conversazione privata, il che potrebbe compromettere l’indagine.
Non aiuta anche che BitGrail abbia recentemente richiesto agli utenti di verificare i propri conti per poter ritirare le loro criptovalute superata una certa soglia, e alcune persone hanno riferito di essere in attesa di verifica da dicembre. Più recentemente, l’exchange ha annunciato che non avrebbe più offerto i propri servizi ad utenti al di fuori dell’unione europea a causa di complicazioni giuridiche.
Una volta le due parti erano in stretta collaborazione
Il conflitto si è verificato tra i team BitGrail e Nano, nonostante fossero noti i loro stretti rapporti, soprattutto perché BitGrail era uno dei pochi exchange che supportavano le transazioni Nano. Nano infatti pare aver in passato consigliato sul proprio profilo ufficiale twitter BitGrail come exchange.
BitGrail ha attualmente sospeso tutte le attività, in attesa di un’investigazione, promettendo anche altri annunci in futuro.
La comunità di Reddit incolpa BitGrail
Su Reddit, gli utenti di BitGrail sembrano star organizzando una azione legale collettiva. Alcuni utenti di Reddit sostengono anche di aver monitorato l’autore dell’hack, ma non verranno citate quelle discussioni perché non c’è modo di verificare che gli utenti abbiano identificato la persona giusta.
L’Exchange Binance ha affermato che stava collaborando con gli sviluppatori di Nano per congelare i conti in cui i Nano rubati sono stati depositati dopo l’hack:
“Siamo in contatto con il team di Nano (re: Bitgrail) e congeleremo i depositi dagli indirizzi identificati man mano che li riceviamo. Questo è uno dei motivi per cui chiediamo al CEO/fondatore della criptovaluta di presentare richieste di quotazione. Binance aiuterà in ogni caso in cui fosse possibile. Dobbiamo lavorare insieme per proteggere gli utenti.”
Attualmente, la maggior parte della comunità Nano sembra credere che BitGrail sia responsabile dell’accaduto, e alcuni utenti stanno esortando altri a ritirare i loro fondi prima che sia troppo tardi.
Nano è attualmente è la 23° criptovaluta di maggior valore in base al capitale di mercato totale e vale 10$ per unità. Il prezzo è sceso del 5% dopo l’annuncio della hack.
Conclusione
BitGrail è il secondo exchange che quest’anno ha perso una massiccia quantità di denaro, e siamo ancora solo a febbraio, dopo che Coincheck (un exchange di Tokio) ha perso tra i 400 e i 534 milioni di dollari in criptovalute per via di un attacco informatico ai suoi portafogli collegati a Internet nel mese di gennaio.
Tuttavia, a differenza di Coincheck, che ha promesso di restituire i soldi agli utenti, il fondatore di BitGrail Francesco “The Bomber” Firano ha annunciato su Twitter che non c’ è modo di rimborsare la totalità di ciò che gli utenti hanno perso.
Insomma, per chi era in possesso di Nano sul suddetto exchange la situazione di certo non è rosea. Quasi sicuramente sentiremo parlare ancora di questo evento che ci ricorda quanto sia importante scegliere un exchange affidabile come quelli raccomandati sul nostro sito.