Il divieto della Cina sulle attività nel settore delle criptovalute sta costringendo le aziende a lasciare il paese, e Bitmain è solo l’ultimo a prendere tale decisione
Bitmain, il produttore numero uno al mondo di macchine per il mining del bitcoin, ha rivelato che non spedirà più i suoi miner nella Cina continentale. La decisione è stata presa a seguito del divieto imposto dalla Cina ai fornitori di servizi di criptovaluta e alle attività correlate.
L'azienda ha annunciato la decisione ieri attraverso il suo account ufficiale su WeChat, affermando che intende seguire le normative locali. Di conseguenza l'azienda, che ha sede proprio in Cina, ha detto che sospenderà le consegne nazionali a partire da oggi. Tuttavia, continuerà a consegnare le sue macchine atte al mining ai miner di criptovaluta in altre parti del mondo.
Altre notizie circolate lasciano intendere che Bitmain stia cercando di spostare le sue operazioni al di fuori della Cina proprio a causa del giro di vite sui fornitori di servizi di criptovaluta da parte del governo. Bitmain potrebbe spostare le sue attività in un paese più favorevole all’industria delle criptovalute.
La sospensione delle consegne in Cina non dovrebbe influenzare le prestazioni di Bitmain nel breve termine. Le vendite dell'azienda in Cina sono in calo già da alcuni mesi a causa del giro di vite del governo cinese sulle attività di crypto mining.
Negli ultimi mesi, numerose province della Cina, tra cui Anhui e Sichuan, hanno vietato le attività di crypto mining, costringendo i cripto minatori a spostarsi in Nord America e nell'Europa orientale. Il Nord America è diventato la sede di alcune delle maggiori “fattorie” di mining delle criptovalute nel mondo.
La spinta all'uso di energia rinnovabile per estrarre criptovalute, guidata da personaggi come Elon Musk e Michael Saylor, ha reso il Nord America una regione attraente per molti miner. Il prezzo del bitcoin ha recuperato dal suo calo nel secondo e terzo trimestre dell'anno.
Al momento della scrittura, BTC è scambiato sopra il livello dei 56.000 dollari, appena il 13% in meno rispetto al suo massimo storico sopra i 64.000 dollari. Con l'attuale performance del mercato, molti esperti e appassionati di criptovalute sono ottimisti sul fatto che bitcoin potrebbe superare il livello dei 100.000 dollari già entro la fine dell'anno.