Buenos Aires lancia QuarkID, un servizio di identità digitale che utilizza le prove ZK

Buenos Aires lancia QuarkID, un servizio di identità digitale che utilizza le prove ZK

By Charles Thuo - min. di lettura
Buenos Aires launches QuarkID, a digital identity service using ZK proofs
  • Buenos Aires ha lanciato un servizio di identità digitale chiamato QuarkID che utilizza prove a conoscenza zero.
  • Il servizio garantisce la privacy verificando i documenti senza rivelare dati personali.
  • QuarkID verrà esteso a livello nazionale, con progetti pilota in corso in altre regioni dell’Argentina.

La città di Buenos Aires ha presentato un servizio di identità digitale rivoluzionario chiamato QuarkID, mirato a migliorare la privacy dei residenti tramite una tecnologia crittografica avanzata nota come zero-knowledge proof.

Integrato nell’app miBA, una piattaforma che ha facilitato l’accesso ai servizi municipali negli ultimi sette anni, QuarkID cerca di dare a circa 3,6 milioni di porteños un maggiore controllo sulle proprie informazioni personali.

Le zero-knowledge proof consentono agli utenti di verificare l’autenticità dei documenti senza rivelare dati personali non necessari. Ad esempio, i residenti possono confermare la propria età quando acquistano alcolici senza rivelare la propria data di nascita completa o l’indirizzo.

Questo approccio è progettato per dare potere ai cittadini fornendo un sistema di identità auto-sovrano che dà priorità alla privacy e alla sicurezza.

“La decisione fin dall’inizio è stata quella di creare un sistema di identità auto-sovrano in modo che i cittadini possano avere privacy e sicurezza sui documenti di cui acquisiscono la proprietà”, ha affermato Diego Fernandez, segretario per l’innovazione e la trasformazione digitale di Buenos Aires.

Mentre le prove a conoscenza zero possono funzionare indipendentemente dalla tecnologia blockchain, QuarkID utilizza la rete di livello 2 di Ethereum ZKsync Era, che funge da “ancora di sicurezza”.

Ciò garantisce che i dati possano essere dimostrati come esistenti in una forma specifica in un momento specifico, riducendo così il rischio di furto di identità e frode. Gli utenti possono caricare più di 60 tipi di documenti, tra cui certificati di nascita e registri delle vaccinazioni, con l’aggiunta di altri documenti prevista nei prossimi mesi.

È importante sottolineare che nessuna terza parte, incluso il comune, ha il controllo su questi documenti, mitigando in modo significativo il rischio di violazioni dei dati.

L’iniziativa promette di ridurre i costi per il governo rispetto ai metodi tradizionali di gestione dei documenti e il programma pilota è destinato a espandersi oltre Buenos Aires in regioni come Jujuy e Tucumán, nonché in piccole città come Luján de Cuyo.

Fernandez ha sottolineato il potenziale per la scalabilità nazionale, affermando che la tecnologia sviluppata a Buenos Aires potrebbe essere implementata in tutta l’Argentina e persino in altri paesi latinoamericani, come l’Uruguay.