Liberi professionisti con un lavoro nella digital economy, appartenenti alla gig economy o alla sharing economy, proprietari di piccole piattaforme di e-commerce, proprietari di piccoli negozi di nicchia sul territorio. Se ti riconosci in almeno una di queste categorie, dovresti leggere i cinque motivi per cui accettare pagamenti in criptovalute nella tua attività di lavoro.
In merito, sarai curioso di sapere quali sono le criptovalute più usate dai consumatori.
Sharing economy: la prediletta dalle criptovalute
La sharing economy sta sperimentando un grande beneficio grazie alle criptovalute e ai token. Nascono come funghi le opportunità di guadagno attraverso lavori saltuari pagati in crypto o per aver messo a disposizione della collettività risorse di ogni genere: in primis i computer per il mining.
Gig Economy e valute digitali: perché accettarle?
Fattorini su due ruote, in particolare i ciclisti, conducenti di auto aderenti alla rete Uber o meglio ancora proprietari di licenza NCC (noleggio con conducente), hanno la possibilità di trovare nuova clientela accettando le criptovalute come mezzo di pagamento per il servizio prestato.
I pagamenti sono più sicuri del contante – che prevede il rischio di ricevere banconote false –, è più semplice e pratico perché basta fornire l’indirizzo del portafoglio multi criptovalute e il pagamento arriva in poco tempo.
In Spagna un tassista accetta pagamenti in TRON dai clienti stranieri, in particolare quelli che conduce dall’aeroporto alla città.
Liberi professionisti
Programmatori ed esperti di blockchain accettano pagamenti in criptovalute da alcuni anni, come testimonia la piattaforma Dream.ac.
Le criptovalute non sono solo dominio degli addetti ai lavori. Chiunque svolga un lavoro tecnico o creativo in rete, può accettare criptomonete per il lavoro svolto. Potrebbero aprirsi canali nuovi ed inaspettati, grazie al fatto che monete come il litecoin non hanno confini e sono convenienti da inviare.
Perché il tuo e-commerce dovrebbe accettare criptovalute
La competizione online è agguerrita, grazie al basso costo dello spazio web e della piattaforma e-commerce (spesso gratuita), aprire un negozio online è alla portata di tutti. Lo “spazio commerciale”, nel web, è saturo quasi in tutti i settori e solo chi abbraccia prima degli altri le novità riesce a fare la differenza.
Proporre ai propri clienti, vecchi e nuovi, di acquistare prodotti e servizi con le criptovalute come la digital cash dash, in questo momento distingue dagli altri e recepisce le esigenze di nuovi target di clientela.
Non basta offrire un processore di pagamenti che accetta pagamenti in crypto, è importante spiegare al cliente come comprare bitcoin o qualsiasi altra coin hai deciso di accettare.
Negozi di nicchia sul territorio: il modello Napoli
Da aprile 2018 la città di Napoli ha dato vita a un proprio gruppo di studio internazionale al quale partecipano oltre 300 esperti ed accademici, italiani e internazionali, del settore blockchain e affini.
Il gruppo di studio ha avanzato proposte per la realizzazione di progetti territoriali che uniscono, tra l’altro, le attività economiche esistenti alle potenzialità offerte dalle criptovalute.
Uno dei punti centrali del modello Napoli riguarda le attività commerciali del territorio. Attraverso un processo di formazione, numerosi esercenti – anche mediante le associazioni di categoria – hanno aderito al progetto. Lo scopo è costruire una rete di negozi nell’area metropolitana amici delle criptovalute, dove cittadini e turisti potranno spendere monete digitali per fare acquisti.
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