Coinbase sospende i servizi a Wikileaks

Coinbase sospende i servizi a Wikileaks

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

WikiLeaks Shop, il negozio online internazionale di merchandise dell’organizzazione di pubblicazione anonima senza scopo di lucro WikiLeaks, ha riferito su Twitter Venerdì 20 aprile, che il loro account con portafogli di criptovalute e l’exchange Coinbase è stato bloccato.

I dettagli

Il tweet dell’account ufficiale di WikiLeaks Shop tradotto: ANNUNCIO: Coinbase ha bloccato il negozio ufficiale WikiLeaks dalla sua piattaforma senza avviso o spiegazione. Puoi continuare a donare Bitcoin a WikiLeaks tramite WikiLeaks.org/donate.

Oltre a denunciare il fatto, WikiLeaks ha anche riportato il seguente messaggio ricevuto da Coinbase:

Questo, tradotto, significa:

“Salve,

La ringraziamo per il suo interesse in Coinbase. Il nostro obiettivo primario è rendere le valute digitali sicure per i nostri clienti. Coinbase è un servizio monetario aziendale regolamentato dal FinCEN, e come parte dell’ottenimento di questo obiettivo, siamo legalmente obbligati ad implementare meccanismi di adattamento alla regolamentazione.

Dopo attenta analisi, crediamo che il tuo account ha preso parte in utilizzi proibiti in violazione dei nostri termini del servizio e siamo spiacenti di informare che non possiamo più fornirla con accesso al nostro servizio. Richiediamo rispettosamente di seguire le istruzioni su schermo presentate quando esguirete l’accesso nel vostro account Coinbase per inviare tutti i fondi rimanenti via dal sito ad un indirizzo esterno.”

Coinbase non ha risposto ad una richiesta di commenti sulle specifiche della violazione da parte di WikiLeaks Shop.  Tutti i proventi del negozio vanno alle operazioni di WikiLeaks. Inoltre, i clienti possono pagare in Bitcoin, Litecoin, Bitcoin Cash, Dash, Dogecoin, Etereum, Neo, Namecoin, Vertcoin, Monero e ZCash per mezzo di Coinpayments.net.

La risposta di WikiLeaks

Il Twitter ufficiale di WikiLeaks ha pubblicato una chiamata per un “blocco globale” di Coinbase in risposta al blocco:

Segue il tweet tradotto:

“WikiLeaks chiede un blocco globale di Coinbase settimana prossima in quanto membro inadatto della comunità delle criptovalute. Coinbase, un grande processore di Bitcoin, rispondendo a una influenza celata, ha bloccato il completamente innocuo negozio WikiLeaks per mezzo di una decisione approvata dalla direzione.”

Andreas M. Antonopoulos ha twittato che Coinbase ha “riproposto quanto successo”. Questo è un chiaro riverimento al fatto che Bitcoin ha giocato un ruolo importante per WikiLeaks dal momento in cui il no-profit non era legalmente in grado di utilizzare i sistemi bancari tradizionali:

“La situazione si ripete. L’interesse nel Bitcoin di molte persone è iniziato quando WikiLeaks era soggetto ad un embargo giudiziario da parte di VISA, MasterCard, PayPal e delle banche. Adesso Coinbase è ripetuto questa storia. Oops.”

Lo scorso autunno, il leader di WikiLeaks Julian Assange ha ringraziato pubblicamente il governo statunitense su Twitter per aver costretto l’organizzazione a fare affidamento su Bitcoin con l’embargo bancario. Questo ha dato a WikiLeaks un ritorno del 50.000 per cento. Assange ha inoltre esortato i donatori di WikiLeaks a utilizzare le criptovalute per le loro donazioni. Questo al fine di evitare questo blocco finanziario. Il sito web di WikiLeaks accetta donazioni in Bitcoin, Litecoin, Monero e ZCash.

Conclusione

Antonopoulos ha aggiunto in un commento al suo tweet che questo embargo da parte di Coinbase è diverso. In particolare ha specificato che è “puramente simbolico”. Questo perché ci sono altri portafogli di criptovalute. Ha però anche affermato che il “simbolismo è un promemoria piuttosto toccante di ciò che centralizzazione e regolamenti bancari significano”.

Questa notizia ed il messaggio di Antopoulous dovrebbero ricordarci quale era il senso delle criptovalute prima che tutto iniziasse a “girare intorno ai soldi”. In particolare, le criptovalute hanno avuto i loro primi fan tra questi che volevano dare o ottenere accesso a servizi finanziari per attività illecite. Ma attenzione, bisogna ricordarci cosa significa “attività illecita”. Questa espressione, infatti, non indica necessariamente una attività dannosa per la società o in qualche modo immorale, indica semplicemente una attività illegale. E illegale non sempre significa sbagliato, a differenza di quanto creda Bill Gates.

Certo, il Bitcoin è stato utilizzato dalla mafia a scopo di riciclaggio di denaro. Ma allo stesso modo è utilizzato anche da organizzazioni come WikiLeaks, che denunciano le malefatte dei governi mettendosi in pericolo. WikiLeaks, infatti, spesso pubblica documenti che sono ancora riservati rendendo note cose che altrimenti non verremmo mai a sapere. Edward Snowden stesso ha collaborato con WikiLeaks nei primi tempi. Questa è la reale “caratteristica rivoluzionaria” delle criptovalute. L’idea di cedere a qualcuno la possibilità di controllare il denaro e sperare che non abusi di questo potere è semplicemente controintuitiva e, francamente, stupida. È il momento di sfidare la finanza tradizionale.