Coinbase, forse l’exchange di criptovalute più accreditato tra tutti, ha reso nota l’intenzione di emettere un token di scambio proprietario per agevolare le Initial exchange offering (IEO). Ci vorranno alcuni mesi prima che si passi dalle parole ai fatti, ma il responsabile delle vendite istituzionali di Coinbase nella regione asiatica, Kayvon Pirestani, ha detto:
“Coinbase sta esplorando attentamente non solo le IEO, ma anche le STO (Security token offering). Ma non posso dire nulla di più in questo momento.”
Fondamentalmente Coinbase sta esaminando diversi strumenti per la raccolta di capitali, e le IEO sono in cima alla loro lista, essendo già state adottate da Binance, Bitfinex, Okcoin e Kucoin. Le IEO sono considerate molto più vantaggiose per gli investitori e i trader, oltre che più facili da adattare alle normative, quindi l’interesse in questa direzione fa ben sperare per il mercato nel suo insieme.
La meccanica di una IEO
IEO e ICO (Initial coin offering) sono entrambe strumenti di crowdfunding per startup che emettono la propria criptovaluta, ma il rischio e la facilità di accesso con una IEO sono notevolmente migliorati. Nella corsa alle ICO del 2017, le startup vendevano i loro token direttamente all’investitore. Le frodi erano all’ordine del giorno a quel tempo, e non ha fatto altro che alimentare la cattiva reputazione delle criptomonete.
In una IEO, si ha un exchange che funge da broker fiduciario. Quindi essi gestiscono le procedure KYC e AML nella fase iniziale, ciò vuol dire che l’investitore esegue queste procedure solo la prima volta che si registra all’exchange e non per ogni raccolta fondi.
Grazie all’intermediazione dell’exchange, egli garantisce un’importante due diligence sui progetti prima di presentarli ai clienti. In questo modo si riduce una parte del rischio che era presente nel 2017. Sono sempre progetti che hanno una componente di rischio, ma non come le ICO di allora.
Altra differenza rispetto al passato, avrai la possibilità di usare il token dell’exchange come BNB di Binance, quale mezzo di scambio per partecipare alle IEO. Ciò consente uno snellimento negli acquisti e l’alimentazione di un mercato secondario. Nelle ICO, poi, prima di poter effettuare gli scambi, vi era sempre una fase di impossibilità di scambio dei token, che ora viene meno.
Implicazioni per l’espansione futura
Le STO citate da Pirestani, sono una seconda opzione per Coinbase. La società di San Francisco ha comprato 3 società con licenza di broker-dealer (Keystone Capital Corp., Digital Wealth LLC e Venovate Marketplace), ma è necessario una revisione delle rispettive strategie prima che esse possano gestire delle STO.
Coinbase è un Golia nel settore, e anche se Binance fa volumi maggiori, essi sono visti come la prima porta di accesso alle criptovalute per i profani. In parte ciò deriva dalla storia della società di San Francisco, e dalla base di investitori di alto profilo. Coinbase non rischia mai, prima di fare una mossa in questa direzione attenderà che ci sia una richiesta consistente di STO e IEO.