Con il nuovo coronavirus che si è reso causa del blocco sui mercati, questo articolo esaminerà se la pandemia ha il potenziale di scuotere gli investitori spaventati prima che il mercato riprenda a salire.
La notte scorsa Bitcoin è sceso sotto il livello di supporto a 7.700 USD, per questo alcuni analisti hanno previsto un ulteriore crollo al livello di supporto di 6.600 USD, un livello che ci fa ritornare al mese di dicembre del 2019. Un esempio lo mostra l’analista dei mercati crypto Michaël in questo tweet.
Questo è probabilmente il primo grande test di Bitcoin reale dalla sua introduzione. Fino a ora Bitcoin e il resto delle criptovalute hanno mantenuto condizioni di mercato relativamente stabili.
Fattori quali la guerra commerciale di Trump contro la Cina e la deregolamentazione finanziaria delle banche introdotta dal presidente degli USA, sono ora tra le cause fondamentali del martellamento del commercio globale e di conseguenza dell’emorragia che il mercato delle criptovalute sta vivendo.
Il nuovo coronavirus sta mettendo i mercati globali a dura prova come non si vedeva dai tempi della crisi bancaria di Lehman Brothers del 2008, è quindi prevedibile che il prezzo del bitcoin possa calare ulteriormente.
La teoria del Market shakeout si lega ai cicli di macro-mercato. Quando i cali di prezzo si fanno marcati, gli investitori vendono le posizioni attive per la paura che i prezzi scendano sotto le soglie di guadagno.
Dopo che la maggior parte dei detentori si sono liberati di quanto avevano, gli investitori istituzionali comprano all’ingrosso a prezzi convenienti. Questo movimento offre al mercato una opportunità di risalita, la paura decresce e il resto dei mercati riprendono un assetto rialzista che col tempo si fa più netto. A quel punto le balene vendono all’apice del mercato e il ciclo riprende d’accapo.
Ci sono alcune evidenze che suggeriscono che del nuovo coronavirus ne stanno approfittando le balene dei mercati, le quali hanno avviato una svendita in previsione di una ripresa del mercato nei prossimi mesi.
Jeff Bezos, il CEO e principale azionista di Amazon, di recente ha venduto 4,1 miliardi di azioni Amazon. Va notato che la vendita è avvenuta ad inizio 2020, prima della recessione dei mercati globali, il che significa che Bezos ha venduto prima che il mercato crollasse drammaticamente a causa del nuovo coronavirus e venissero a galla voci su una potenziale sopravvalutazione delle azioni Amazon.
Bezos potrebbe potenzialmente seguire il ciclo del mercato, attendere che le azioni Amazon crollino e quindi usare i 4 miliardi di USD per riacquistare le sue azioni ad un prezzo ridotto.
Le criptovalute sono apparentemente più interconnesse con i mercati tradizionali di quanto forse si pensasse in precedenza. Con l’halving di Bitcoin previsto a maggio e il nuovo coronavirus che non mostra segni di rallentamento, è probabile che le crypto balene stiano facendo crollare il prezzo di BTC nelle attuali condizioni di mercato.
Attenderanno quindi che la pandemia termini e ricominceranno a accumulare bitcoin lentamente a prezzi ribassati, il tutto in previsione degli aumenti di valore che di solito si registrano all’indomani degli halving di bitcoin.
Ci sono prove che alcuni investitori attualmente comprano azioni a prezzi più convenienti, anche se non si è sicuri di essere al fondo della fase negativa generata dal nuovo coronavirus. Gli investitori acquistarono a prezzi stracciati anche all’indomani della crisi finanziaria del 2008, compreso Warren Buffett che riuscì a guadagnarci ben 10 miliardi di USD.
I panic selling sono un momento atteso nei cicli di mercato e gli investitori esperti sono in grado di cavalcare le onde prodotte dalle balene e fare buoni ritorni. Come dice il famoso detto di Warren Buffet: “Sii prudente quando gli altri sono avidi e sii avido quando gli altri hanno paura”.