La piattaforma blockchain di nuova generazione CREDITS ha annunciato di aver raggiunto 488.403 transazioni al secondo durante una cruciale fase di test. 70 tecnici hanno lavorato all’impresa il cui risultato è mostrato in un video Youtube postato dal team di sviluppatori. Il video mostra come al picco di caricamento il sistema sia riuscito a processare un numero di transazioni molto vicino alle 500 mila.
https://youtu.be/dS_Z41r4sCs
CREDITS blockchain: test riuscito con successo
I tecnici di CREDITS, la cui ICO è terminata solo il 18 marzo 2018, sono al lavoro sulla versione Alpha della blockchain destinata all’IoT e all’identità digitale. Il test, seppure ha presentato alcuni problemi descritti più avanti, è servito proprio a provare su pista la velocità della CREDITS network, verificare la sua resistenza in caso di elevato traffico, identificare eventuali problemi di stabilità per risolverli in tempo reale o in una fase successiva.
L’hardware usato per il test
Come in autodromo durante i test della nuova autovettura, i tecnici di CREDITS hanno utilizzato l’hardware appropriato alla simulazione della corsa nel “circuito criptografico”.
I nodi virtuali della CREDITS Platform sono stati “lanciati” (distribuiti) su una virtual machine in un sistema Microsoft Hyper-V basato su architettura x64. Nello specifico è stato usato un computer con le seguenti caratteristiche tecniche:
Intel® Xeon® E5–2630, 15 MB flush, 2.30 GHz, 7.20 GT/s Intel® QPI, Turbo boost of 2.80 GHz, 8 GB RAM.
A dare la spinta al sistema un robot digitale generatore di transazioni (Robotic Process Automation: RPA), appositamente sviluppato per fare il test. Il robot ha simulato la generazione di un grande quantitativo di transazioni per secondo, replicando le condizioni di uso reali della blockchain CREDITS.
I dettagli tecnici del test
L’obiettivo principale del test era verificare la capacità della network architecture a resistere ad un alto volume di transazioni al secondo.
Il test è stato condotto 30 volte a una velocità di 300 – 500 mila transazioni al secondo. Per evitare di occupare fino a 385MB di memoria, alla velocità di 500 mila Tx, il peso di ogni singola transazione è stato ridotto da 808 bytes a 120 – 150 bytes per semplificare il test.
Le transazioni hanno viaggiato in modo asincrono sulla rete, processate dai nodi grazie a operazioni multi-threading. La registrazione simultanea di migliaia di transazioni nel database è stata fatta nella coda degli ordini.
Nel test non è stato implementato il componente EDS perché avrebbe aumentato il peso di 64 bytes e rallentato la processazione delle transazioni. La funzione EDS è in fase di sviluppo e sarà implementata successivamente insieme alla tecnologia EB25519. La spiegazione tecnica di questi componenti sarà descritta prossimamente dal team di CREDITS nell’articolo dal titolo “The security Technologies of CREDITS Platform”.
Il grafico mostra il picco delle transazioni
Il grafico qui sotto mostra l’andamento medio delle transazioni generate dai nodi (10 – 1000 transazioni/s) ed i picchi massimi raggiunti dai nodi nel momento di massima affluenza di transazioni.
Sia la media delle transazioni che i massimi raggiunti, dimostrano una blockchain network dalle elevate prestazioni.
I problemi riscontrati e come saranno risolti
Uno dei principali problemi evidenziati dai test riguardano l’uso di una configurazione hardware impegnativa per processare un numero così alto di transazioni in frazioni di secondo. Un limite fisico che impatta direttamente sulla trasmissione dei dati attraverso la rete internet, dove bisogna fare i conti con bande dati differenti da providers a providers.
Altri problemi riscontrati riguardano la conservazione di grandi quantità di dati, problemi che richiedono una revisione globale e un cambio dell’architettura.
Da questo test abbiamo appreso molte cose, ha detto Eugeniy Butyaev CTO di CREDITS, siamo più consapevoli delle potenzialità del sistema e c’è spazio per il miglioramento.