Guida alle monete digitali legate all’oro fisico

Guida alle monete digitali legate all’oro fisico

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 31 January 2024

Con la nascita delle monete digitali è tornato il “sogno” di legare il valore della moneta all’oro. Un ritorno al passato, ai tempi in cui il dollaro USA era legato all’oro e faceva da garanzia per l’emissione della banconota. Dal 1971 in poi le cose sono cambiate, ma la criptografia riporta indietro le lancette della storia economica delle società, proponendo le criptovalute legate all’oro. Vediamo qui quelle attive, partendo dal precursore E-gold.

bitcoin gold

L’infausta storia di E-gold.

Nel nostro immaginario, il Bitcoin è l’anno zero delle monete digitali come spieghiamo nella pagina dedicata a questa moneta virtuale, ma invece non è così. Ben prima della sua nascita altri tentativi sono stati condotti con risultati a volte sbalorditivi, poi falliti a causa delle truffe e del riciclaggio di denaro sporco. Questo è il caso di E-gold, creato da Doug Jackson (di professione medico oncologo), nato nel 1995 e defunto proprio mentre nell’Universo Internet compariva un nuovo ammasso stellare, quello delle monete matematiche.

E-gold permetteva ai clienti di costruirsi nel tempo una riserva di valore legata all’oro e all’argento attraverso una rudimentale piattaforma digitale (il protocollo HTTPS venne formalmente rilasciato solo nel 2000 con la specifica RFC 2818). Comprando E-gold, gli utenti sapevano che da qualche parte c’era un quantitativo d’oro che gli apparteneva. La storia di E-gold è terminata con arresti e indagini internazionali che hanno coinvolto i servizi segreti di mezzo mondo, ma oggi la storia sembra differente, perché la tecnologia blockchain rende tutto trasparente.

Comprare l’oro con Bitcoin è possibile

L’esplosione delle valute digitali nel 2017 ha portato molti, anche in Italia, a comprare bitcoin e accarezzare il sogno di diventare ricchi. Qualcuno c’è riuscito ed ha pensato bene di conservare la riserva di valore incredibilmente accumulata, trasformandola in oro. Per farlo i possessori di BTC si sono rivolti a Vaultoro, startup ideatrice di un servizio apposito dove gli investitori acquistano oro vero.

In alternativa, l’acquisto di oro attraverso l’uso delle criptomonete è possibile, seppure con modalità differenti.

DigixDAO

DigixGlobal con sede legale a Singapore ha forgiato DigixDAO su quale potete trovare più informazioni su Cointext , è una criptovaluta legata a 1 grammo di oro gestito presso la borsa dell’oro e dell’argento di Londra LBMA (London Bullion Market Association). A garanzia del processo, la generazione di uno smart contract sulla blockchain Ethereum per legare il token DGX all’effettivo possedimento di oro fisico.

Comprando il token digixDAO l’investitore possiede oro, eppure, fatto curioso, il valore del token ha di gran lunga superato il valore di un grammo di oro: nei momenti migliori 1 DGD valeva 450 USD. Anche ora che DGX è rientrato nei “valori normali” vale sempre più dell’oro a cui dovrebbe essere legato.

AurumCoin

AurumCoin è nato con lo stesso intento di legare il valore della criptovaluta all’oro fisico. Il token ERC-20 è presente su Coinmarketcap ma concretamente il progetto è fallito miseramente, così come il confuso sito web ufficiale lascia intendere.

Non è tutto oro quello che luccica

Il fallimento di AurumCoin fornisce lo spunto per una riflessione finale sulle criptovalute legate al valore dell’oro. Prima di acquistare queste altcoin meglio essere certi dell’autenticità della proposta, in alternativa, consigliamo di consultare la lista di migliori broker di criptovalute su Cointext e usare le valute digitali affidabili come riserva di valore.