Il 18 gennaio la criptovaluta Dash compie cinque anni. In questo articolo ripercorreremo le caratteristiche fondamentali di questa criptovaluta e gli eventi degni di nota che la riguardano.
Dash è una criptovaluta peer-to-peer decentralizzata. Come il Bitcoin, il Dash intende essere usato come valuta. Inoltre, il Dash è anche basato sul codice sorgente del Bitcoin. con l’aggiunta di nuove funzionalità atte a migliorare la privacy e rendere le transazioni più rapide. Il codice è open-source e la criptovaluta in questione dispone di una blockchain dedicata così come di una comunità e software appositi. Detto questo una differenza sostanziale rispetto il Bitcoin, la commissione di transazione di questa critpovaluta è trascurabile.
Secondo Wikipedia il Dash è stato lanciato nel mese di gennaio 2014 da Evan Duffield, ma ai tempi era conosciuto come “Xcoin.” Dopo la valuta in questione è stata ribrandizzata a Darkcoin ed è stata citata dalla stampa per via di un suo presunto utilizzo sul mercati neri presenti sulla rete Tor. Nel marzo 2015, è stato cambiato di nuovo il brand di questo software, dando inizio al brand Dash che oggi conosciamo.
Il Dash pare avere una comunità particolarmente attiva in Venezuela, dove dopo la smentitaa delle voci secondo le quali il KFC locale avrebbe iniziato a accettarlo la catena concorrente Church’s Chicken ha iniziato ad accettarlo per davvero. Inoltre è interessante che Petro, crypto di proprietà dello stato venezuelano, ha plagiato parti del white paper dal deposito GitHub di Dash secondo lo sviluppatore Ethereum Joey Zhou.
La visione alla base di questa valuta è interessante. L’amministratore delegato del Dash Core Group, Ryan Taylor, ha detto in passato a Cointelegraph in un’intervista del 23 ottobre che le valute crittografiche emesse dalla banca centrale sono il “futuro inevitabile,” ma saranno le persone che “decideranno quale forma di denaro vogliono consumare e utilizzare come parte della loro vita.”