- Roman Storm sarà processato il 2 dicembre per presunto riciclaggio di denaro tramite Tornado Cash.
- Il giudice ha respinto la difesa di Storm secondo cui il suo codice era protetto dal Primo Emendamento.
- L’accusa deve tuttavia dimostrare che Storm era a conoscenza di aver gestito proventi di un reato, non di dettagli specifici.
Roman Storm, co-fondatore del servizio di mixing di criptovalute Tornado Cash, dovrà affrontare il processo il 2 dicembre 2024 a New York dopo che un giudice federale degli Stati Uniti ha respinto la sua mozione di archiviazione delle accuse di riciclaggio di denaro.
Il giudice distrettuale Katherine Polk Failla del distretto meridionale di New York ha negato l’archiviazione durante una conferenza telefonica il 26 settembre, rinviando il caso a giudizio.
I fondatori di Tornado Cash affrontano molteplici accuse
Storm, insieme al co-fondatore Roman Semenov, deve affrontare molteplici accuse , tra cui cospirazione per commettere riciclaggio di denaro, cospirazione per violare l’International Economic Emergency Powers Act (IEEPA) e cospirazione per gestire un’attività di trasferimento di denaro senza licenza.
Le accuse derivano dalle accuse secondo cui Tornado Cash avrebbe facilitato il riciclaggio di oltre 1 miliardo di dollari in proventi criminali, alcuni dei quali erano collegati al gruppo di criminalità informatica sostenuto dalla Corea del Nord Lazarus.
In una mozione per respingere le accuse, il team legale di Storm ha sostenuto che il suo ruolo nello sviluppo del software Tornado Cash era protetto dal Primo Emendamento. Tuttavia, il giudice Failla ha respinto questa affermazione, affermando che la “capacità funzionale” del codice non equivaleva alla libertà di parola come definita dal Primo Emendamento.
Ha sottolineato che gli sforzi del governo per combattere il riciclaggio di denaro e l’evasione delle sanzioni erano “totalmente estranei” alla soppressione della libertà di parola.
La corte ha anche stabilito che il controllo non era un elemento necessario per le accuse ai sensi dello statuto del 1960 e ha respinto l’argomentazione secondo cui Storm doveva essere a conoscenza di specifiche attività criminali.
Invece, l’accusa deve solo provare che Storm sapeva di avere a che fare con i proventi di un crimine. Il giudice ha respinto le argomentazioni sul giusto processo, affermando che lo stato mentale e l’intento di Storm erano questioni che spettava alla giuria decidere.
Il giudice Failla ha inoltre osservato che Tornado Cash non era “significativamente diverso” dai tradizionali servizi finanziari e dalle società di trasferimento di denaro, ritenendo quindi Storm responsabile ai sensi delle leggi vigenti.
Il processo, che dovrebbe durare due settimane, potrebbe creare un precedente su come gli sviluppatori di software vengono trattati ai sensi della legge statunitense quando la loro tecnologia viene utilizzata per scopi illeciti. Roman Semenov, co-fondatore di Storm, è ancora in libertà.