Goldman Sachs afferma che Bitcoin non rappresenta una minaccia per l’oro, nonostante gli investitori stiano dirottando i loro fondi dalla commodity alla valuta digitale
Il capo della ricerca sulle materie prime di Goldman Sachs afferma che Bitcoin non rappresenta una minaccia esistenziale per l’oro, definendo la criptovaluta “la copertura dall’inflazione al dettaglio”. Jeff Currie ha reso note le sue opinioni venerdì sottolineando somiglianze tra BTC e investimenti in rame.
Currie ha aggiunto che Bitcoin (BTC) e l’Oro potrebbero coesistere, in quanto ritiene che la crescente popolarità di Bitcoin non rappresenti una minaccia per la posizione dell’oro come valuta di ultima istanza. Ha commentato che l’impennata di Bitcoin aveva somiglianze con il rame.
Alla domanda su cosa hanno in comune, Currie ha affermato che sono entrambi proxy di crescita del rischio. Il commento di Currie è arrivato dopo che lui e altri strateghi di Goldman Sachs hanno scritto che le recenti scarse prestazioni dell’oro, rispetto ai tassi reali e al dollaro, stava convincendo alcuni investitori che Bitcoin stesse sostituendo l’oro come copertura dall’inflazione preferita.
Secondo gli strateghi, il recente calo del prezzo dell’oro è dovuto a una strategia di investimento basata sul vaccino contro il coronavirus che ha convinto alcuni investitori ad acquistare asset più rischiosi come Bitcoin. Hanno sostenuto che gli investitori non hanno abbandonato l’oro a causa del suo valore in diminuzione.
Gli strateghi di JPMorgan hanno recentemente rivelato che la crescita di Bitcoin stava avvenendo a scapito dell’oro. Il calo dei fondi Exchange Traded Fund (ETF) investiti in Oro coincide con l’ingresso di miliardi di dollari nel mercato di Bitcoin e di altre criptovalute.
Tuttavia, Currie ha sottolineato che l’oro è stato utilizzato come risorsa difensiva dagli investitori e non c’erano prove a suggerire che BTC avesse rubato la domanda all’Oro. Ha affermato, infatti, che “Non ci sono prove che il rally di Bitcoin stia cannibalizzando il mercato rialzista dell’oro e crediamo che i due possano coesistere”.
Diversi analisti di JPMorgan e altre istituzioni finanziarie ritengono che gli investitori stiano trasferendo i loro soldi dall’oro al Bitcoin. Alcune società hanno ridotto la loro esposizione all’oro per acquistare BTC. Stanno usando la criptovaluta come copertura contro la svalutazione della valuta fiat.
Secondo il rapporto di JPMorgan, da ottobre Grayscale Bitcoin Trust ha ricevuto quasi 2 miliardi di dollari da investitori istituzionali. D’altra parte, i fondi negoziati in borsa (ETF) sostenuti dall’oro hanno visto un deflusso di $ 7 miliardi negli ultimi mesi.
Nonostante le performance di mercato contrastanti, gli ETF sull’oro rappresentano ancora il 3,3% delle attività di family office, mentre Bitcoin rappresenta solo circa lo 0,18%.