Il gigante informatico Google sta visitando le Università di mezzo mondo, tra cui il Politecnico di Milano, per tenere lezioni frontali sulle criptovalute. Una notizia che stride con la decisione della stessa azienda di porre un freno all’offerta pubblicitaria in questo settore ancora poco regolamentato.
Come è noto, il colosso americano della ricerca IT ha annunciato una moratoria sulla pubblicità delle ICO praticata attraverso i suoi canali pubblicitari. Contemporaneamente cerca di ottenere un controllo sul settore in rapida crescita attraverso il contatto diretto con il mondo accademico.m
I divieti alle ICO sono diventati un problema per il settore, il quale ha appena costituito un gruppo di pressione per contribuire a modellare la regolamentazione. Ma il fatto che Google sta tenendo conferenze e assumendo esperti di blockchain e criptovalute, mostra che c’è fiducia nel settore.
Google parla di criptovalute al Politecnico di Milano
I geni della tecnologia dell’azienda di Mountain View hanno visitato il Politecnico di Milano all’inizio del mese di marzo, allo scopo di educare gli studenti e trovare le migliori menti da inserire in nuovi progetti.
Secondo l’Università di Milano i reclutatori di Google hanno anche condotto interviste faccia a faccia con gli studenti e tenuto lezioni su Bitcoin, Litecoin, Ethereum e Monero.
Questo uno stralcio della lezione presso il Politecnico:
La missione di Google è quella di organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili. È un obiettivo enorme da raggiungere e Google ha bisogno di persone straordinarie per raggiungerlo!
Bitcoin, Ethereum, Monero, Litecoin… Negli ultimi tempi molte notizie sulle criptovalute sono state pubblicate e la maggior parte delle persone sa di poterle acquistare come bene o scambiarle come valuta. Meno noto è come funzionano davvero.
In questo discorso, rivedrò le differenze di base tra le criptovalute più popolari e evidenzierò alcune interessanti innovazioni del settore, tra cui scripting, privacy e riduzione dei requisiti di elettricità per proteggere l’ambiente.
La lezione sarà seguita da una descrizione dei lavori e stage di Google e da una panoramica del nostro processo di intervista e assunzione.
Una buona notizia per il settore delle criptovalute
La notizia è stata accolta con favore dal settore, incluso il CEO di Investoo Group, David Merry, che pubblica siti di notizie in inglese, tedesco, spagnolo e italiano.
David Merry ha detto:
È fantastico sapere che Google sta davvero abbracciando il settore. Le cattive notizie sul divieto di pubblicità hanno avuto un impatto sui mercati, quindi il fatto che Google stia ancora una volta aprendo la strada all’educazione è grandioso. Ciò che è ancora più importante è che Google sta assumendo i migliori talenti che può trovare per questo settore pionieristico.
Al termine della lezione, come previsto, i reclutatori del colosso tecnologico statunitense hanno condotto interviste simulate di 15 minuti con gli studenti. Inoltre li hanno aiutati ad affinare le loro competenze e a fare pratica di brainstorming algorithms scrivendo il codice informatico sulla lavagna.
ICO e criptovalute: il blocco alle pubblicità
Le initial coin offerings subiscono dal 2017 una continua pressione da parte dei governi, incapaci di trovare regole certe per il settore. Il 2018 è iniziato forse ancor peggio, perché al “Ban” di alcuni governi si è aggiunto lo stop da parte dei colossi americani di internet.
Il blocco alle ICO di Facebook
Il primo blocco alla pubblicizzazione delle ICO è arrivato dal social network Facebook, preoccupato dalle numerose fake ICO che hanno raggirato numerosi utenti. I responsabili del network pubblicitario interno alla piattaforma di Zuckerberg hanno espressamente vietato a chiunque di promuovere ICO, fossero anche solo articoli promozionali. Il divieto si estende alle criptovalute e alle opzioni binarie.
Twitter bloccherà le ICO
Secondo indiscrezioni di stampa, Twitter starebbe preparando una modifica agli accordi legali sulle campagne pubblicitarie consentite all’interno del suo social network. Il blocco a future pubblicità legate al settore dei crypto digital asset dovrebbe entrare in vigore tra circa due settimane.
Secondo le indiscrezioni il blocco è molto più esteso di quello applicato da Facebook e Google e riguarderebbe anche i wallet di criptovalute, gli exchange e naturalmente le ICO. Ma le nuove regole prevedrebbero alcune eccezioni.
Twitter non ha smentito la notizia lanciata da Sky News e neppure l’ha confermata con un comunicato ufficiale.
Medium è solo l’ultimo “ban” alle ICO
Medium pochi giorni fa ha comunicato che non accetterà più post sulla piattaforma riguardanti la promozione di ICO, tokens e criptovalute che non rispettano un articolato numero di requisiti pubblicato in un comunicato ufficiale rivolto sia alle società che agli utenti.
L’apertura di Google sulla tecnologia blockchain, comunque, fa ben sperare e il settore delle criptovalute può tirare un piccolo respiro di sollievo.