Il mese di dicembre 2018 è coinciso con il minimo di prezzo del bitcoin dall’inizio dell’anno. Non stiamo qui a indicare quanto è sceso il valore del BTC in 12 mesi, perché non è la perdita più grave della sua storia. Abbiamo già trattato di recente la storia del prezzo di bitcoin, qui su Cointext.com, e come saprai il record negativo risale al 2011, quando BTC crollò del 94% in circa cinque mesi.
Nel 2018 possiamo invece parlare di una decrescita costante, di un mercato che pian piano si è assopito. Eppure non tutti gli analisti sono d’accordo con l’analisi, alcuni si ostinano con tenacia a credere in nuovi rialzi del prezzo.
Uno dei grandi sostenitori di BTC è Michael Novogratz, grande investitore e proprietario del fondo in crypto asset Galaxy Digital. Novogratz ha reso pubblica la sua analisi, affermando che siamo in una fase di massimo ribasso.
Dello stesso parere Reghav Jerath, fondatore e CEO di Gath3r, ovvero un servizio di monetizzazione per siti web basato sulle criptomonete. Jerath è convinto che l’attuale situazione dei mercati sia solo una fase, anch’egli ricorda le numerose correzioni di prezzo della principale criptomoneta, a cui sono seguite ondate di acquisti del BTC.
“Quello a cui abbiamo assistito di recente è solo un crollo ritardatario”, analizza Jerath, che però non azzarda un’ipotesi di prezzo futuro. Considera il bitcoin, tuttavia, la prima crittovaluta, quella il cui andamento influisce sulle altre: un dominio destinato a durare ancora a lungo afferma.
Bitcoin chiede del tempo per maturare
La tecnologia sottostante al bitcoin ha bisogno di un po’ di tempo per “maturare”, gli sviluppatori del Bitcoin Core – il software di gestione della criptovaluta – è in costante aggiornamento e in futuro alcuni degli attuali limiti potrebbero essere risolti, migliorando in particolare la scalabilità della rete.
La ricerca che conferma il rimbalzo
Il report pubblicato di recente dalla A.T. Kearney è in linea con le analisi precedentemente presentate, essa espone un’analisi positiva che dovrebbe portare il valore di BTC a risalire a partire dalla seconda metà del 2019.
In particolare la ricerca prevede che BTC possa fagocitare i due terzi della capitalizzazione di mercato, perché molti investitori cestineranno le altcoin e i token minori, a causa del loro alto rischio.
Dal 2019 corsa al Bitcoin a scapito delle altcoin?
Stando al report della A.T. Kearney, il 2019 potrebbe essere l’anno del ritorno al bitcoin con ondate di acquisti che porterebbero le quotazioni a livelli superiori alle attuali.
I possessori di altcoin come XRP, o di ETH, possono stare tranquilli perché non soccomberanno proprio tutte le altcoin. Sul campo di battaglia resteranno le piccole coin realizzate in cantina da un singolo sviluppatore in cerca di fortuna.
Le valute digitali ben strutturate, con alle spalle vere e proprie aziende o team di sviluppo riconosciuti, continueranno il loro percorso e beneficeranno della risalita della prima moneta digitale. Il futuro, in sintesi, è potenzialmente promettente, ma non per tutte.
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