Coinbase decide di non combattere contro la SEC che aveva considerato il programma di lending in USDC come un titolo
In una conversazione con Anthony Pompliano al Best Business Show, trasmessa quest’oggi, Brian Armstrong, il CEO dello scambio di criptovalute Coinbase, ha parlato delle difficoltà del trattare con la Security and Exchange Commission del problema della mancanza di trasparenza normativa, e ha spiegato perché Coinbase ha deciso di non portare la SEC in tribunale sulla questione delle minacce ricevute contro il programma di prestiti in USDC.
Coinbase è il primo scambio di criptovalute della storia a essersi quotato, una scelta considerata un'importante pietra miliare nel processo di legittimazione degli asset digitali. Armstrong ha rivelato che una volta lanciata l'IPO, la società ha intrattenuto incontri con ogni singola autorità di regolamentazione e rami rilevanti del governo tranne la SEC.
"Ho contattato la SEC. Ho provato ad ottenere un incontro con loro. Mi hanno detto che non stavano incontrando nessuna azienda di criptovalute", ha spiegato il CEO.
Coinbase ha riferito dei suoi problemi con la SEC dopo che l'organismo di regolamentazione ha arbitrariamente dichiarato che il prossimo programma di prestiti in USDC è da considerare un titolo e ha minacciato di fare causa all'azienda se fosse andata avanti con il progetto. Armstrong in precedenza aveva sottolineato come la SEC non avesse dato spiegazioni su cosa l’avesse portata verso una tale conclusione.
Parlando ulteriormente dell'esperienza, il CEO ha rivelato che la SEC ha rifiutato di discutere la questione con Coinbase ed è stata irremovibile sulla sua posizione. Armstrong ha messo in dubbio che la decisione abbia protetto i consumatori o creato condizioni di parità nel settore, egli ha anche sottolineato che il prodotto, se rilasciato, avrebbe potuto soddisfare i consumatori che vogliono guadagnare rendimenti più alti e non possono farlo con gli strumenti finanziari esistenti.
La minaccia legale della SEC rivolta a Coinbase ha suscitato una forte risposta da parte della comunità delle criptovalute, e molti sostengono come il proprietario dei Dallas Mavericks, Mark Cuban, che l’exchange dovrebbe andare all'attacco e trascinare la SEC in tribunale.
Armstrong ha rivelato che Coinbase aveva preso in considerazione una battaglia legale, ma ha deciso di non farlo per una serie di motivi tra cui il fatto che "nel sistema giudiziario c'è molta deferenza data ai regolatori". Ha confermato che il lancio del programma è stato sospeso fino a quando non sarà stabilita una migliore trasparenza sui regolamenti relativi ai servizi di prestito in criptovaluta.