- La senatrice del Wyoming Cynthia Lummis ha affermato che il disegno di legge che sta preparando intende regolamentare le criptovalute nelle stesse categorie degli asset tradizionali
- Ha detto che gli NFT sono difficili da classificare, quindi non saranno inclusi nel prossimo disegno di legge
La senatrice del Wyoming Cynthia Lummis ha rivelato maggiori dettagli sul previsto quadro normativo pro-cripto che dovrebbe presentare in collaborazione con la senatrice democratica di New York Kristin Gillibrand.
Parlando ad Axios in un’intervista pubblicata all’inizio di questa settimana, la senatrice ha spiegato che il prossimo disegno di legge vuole inserire le risorse digitali nelle stesse categorie in cui sono regolamentate le risorse tradizionali. Lummis ha spiegato che il disegno di legge vedrebbe la “bacchetta” normativa divisa e condivisa tra la Commodity Futures Trading Commission (CTFC) e la Securities and Exchange Commission (SEC).
“L’abbiamo progettato in modo che funzioni all’interno del normale quadro per la gestione e la regolamentazione degli asset tradizionali. Quindi, ad esempio, Bitcoin è una merce e rientrerebbe nella Commodity Futures Trading Commission ai fini del trading e del mercato spot e del mercato dei futures. E poi, quando qualcosa rientra nel test di Howey, questo lo rende un titolo e ricade sotto la Securities Exchange Commission”.
Pro-regolamentazione, pro-innovazione
La senatrice repubblicana ha anche rivelato che il quadro proposto non va nella direzione della limitazione dell’innovazione, ma conterrà un mandato di protezione degli utenti. Lummis ha affermato che mira ad un quadro in cui le parti interessate possono “comprendere le regole ma possono comunque innovarle”.
Ha aggiunto che l’attuale stato di illegalità delle questioni nel settore delle criptovalute è stato il motivo per cui gli organi regolatori, inclusa la SEC, sono stati costretti a prendere velocemente decisioni in merito a questioni tramite la regolamentazione delle criptovalute e del settore decentralizzato.
Gli NFT sono esclusi
La senatrice ha confermato che il disegno di legge non coprirà i token non fungibili (NFT), dicendo che “è così difficile capire come classificarli”. Tuttavia, anticipa che le autorità di regolamentazione dovrebbero aiutare ad identificare dove inserire questi token man mano che essi diventano più diffusi. La confusione deriva dal fatto che mentre gli NFT possono essere scambiati, la maggior parte di essi vengono acquistati come opere d’arte rare e quindi non sono idonei ad essere regolamentati come token di utilità.
Ha anche menzionato una valuta digitale della banca centrale, anche se non ha approfondito i dettagli.
Per quel che riguarda la presentazione del disegno di legge, Lummis si ritiene ottimista in quanto pensa che riuscirà a venire facilmente approvato a livello legislativo in quanto le risorse digitali non sono di parte (nè repubblicane nè democratiche).