L’apertura e il sostegno potrebbe segnalare un cambiamento nei confronti dell’industria nascente da parte della Colombia
Il Ministero dell’IT e delle Comunicazioni (MinTIC) della Colombia ha pubblicato il suo progetto di adozione della tecnologia blockchain per integrare nelle pubbliche amministrazioni i pagamenti in criptovaluta.
La bozza, intitolata “Guida all’uso e all’implementazione della tecnologia dei registri distribuiti (DLT/Blockchain) nel settore pubblico”, delinea i vantaggi e gli svantaggi dell’uso delle DLT nei progetti legati agli enti pubblici.
Il MinTIC ha messo in evidenza che il Paese è in “ritardo” nell’adozione della tecnologia blockchain. Il Ministero ha sottolineato la disparità tra i progressi compiuti dalla Colombia rispetto alla Cina, agli Emirati Arabi Uniti, al Canada, agli USA e alle nazioni dell’UE.
La guida, redatta da organizzazioni come ViveLab Bogota, Universidad Nacional de Colombia, Bogotá City Hall, e la National, propone 10 soluzioni su cui il paese potrebbe lavorare. L’elenco comprende i seguenti settori:
- Pagamenti in criptovaluta
- Registrazione dei passaggi di proprietà
- Votazioni
- Gestione dell’identità
- Catena di fornitura
- Dati sanitari
- Dati commerciali
- Registrazione dei titoli di studio
- Gestione delle tasse e degli appalti pubblici
Le soluzioni per questi settori specifici sarebbero volte alla rimozione del coinvolgimento di persone terze all’interno dell’infrastruttura di sicurezza per sostituirli con la tecnologia blockchain. Si spera che ciò aumenti la trasparenza e la fiducia nella gestione dei dati.
Il MinTIC ha dedicato una sezione della guida alle criptovalute, e qui il Ministero fa riferimento al whitepaper di Bitcoin: “Bitcoin: Un sistema di pagamento elettronico peer-to-peer”, pubblicato nel 2008 da Satoshi Nakamoto. La guida afferma che le soluzioni lì dichiarate hanno lo scopo di “garantire la protezione dei consumatori che investono nelle criptovalute”.
Il governo colombiano ha fatto diversi tentativi per regolamentare il settore delle criptovalute, ma sembra che sia in difficoltà con l’attuazione. Alcuni attribuiscono le difficoltà di regolamentazione al disprezzo per gli asset digitali, in particolare da parte della Superintendencia Financiera de Colombia (SFC).
Nel 2018 la SFC pubblicò una serie di avvisi che mettevano in guardia i cittadini sui rischi del commerciare con le criptomonete. Questi annunci hanno allarmato le banche della Colombia e i conti legati ad attività in criptovaluta sono stati chiusi. Ha anche paralizzato la nascita di Buda.com, una startup del settore.
Nel 2016 un exchange di criptovalute colombiano di nome Colbitex è stato chiuso in meno di una settimana perché le autorità gli avevano impedito di operare.