India, il divieto alle criptovalute si fa sentire

India, il divieto alle criptovalute si fa sentire

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

Sempre in bilico il futuro delle criptovalute nel mercato indiano. Lo scorso anno la Reserve Bank of India (RBI) ha imposto alle banche del paese di interrompere la gestione di eventuali transazioni in criptovaluta. La decisione ha impedito agli exchange dell’India di operare alla massima operatività. Il trading peer-to-peer sul bitcoin resta legale, ma ci sono preoccupazioni sul fatto che anche questo potrebbe essere messo fuorilegge.

A inizio anno, un panel governativo in India ha raccomandato di vietare tutte le valute digitali. Il rapporto menzionava anche i token non generati da autorità nazionali. Sempre secondo il report, non esisterebbe alcun valore intrinseco nelle criptovalute, pertanto solo le criptomonete create da uno Stato vanno considerate legali.

La situazione attuale

Mentre pubblichiamo questo articolo, presso la Corte suprema dell’India è in corso un’audizione. Da essa dovrebbe scaturire il futuro dei commercianti e investitori del settore criptovalute indiano. I crypto lover del paese asiatico sperano che la crypto industria ottenga il via libera, ma la posizione del Governo continua a essere a favore di un completo divieto delle attività svolte con i crypto asset.

Un rapporto della Corte suggerisce che i funzionari della RBI non siano riusciti a dare risposte soddisfacenti alle domande loro poste, pertanto la decisione della Corte di rinviare di due settimane il caso per consentire alla RBI di tornare con le risposte. Si dilungano i tempi, quindi, per la decisione definitiva della Corte indiana.

Altri documenti precedenti, rivelerebbero che, vietando le criptovalute, la RBI è andata oltre i suoi poteri. E a quanto pare nessuna ricerca o consultazione è stata fatta prima di erigere il divieto.

Nel frattempo, alcune stime pesano il valore del mercato indiano delle criptovalute, il quale potrebbe potenzialmente valere ben 13 miliardi di dollari. Tale stima è stata resa nota da Sidharth Sogani, CEO della società di ricerca Crebaco Global Inc. operante nel settore blockchain.

Cosa deve ancora accadere?

Le ultime novità dal tribunale indiano dovrebbero arrivare nelle prossime due settimane. Ad ogni modo, appare come improbabile che si possa giungere a una conclusione definitiva del caso.

Possibile che l’India vieti tutte le monete crittografiche a favore di una Rupia digitale? Questo potrebbe essere l’obiettivo del Governo indiano in questo frangente. Trapelano notizie secondo le quali starebbero lavorando su una criptovaluta ufficiale, ma non è nota alcuna eventuale data di lancio.

Comunque, appare come estremamente improbabile che si possa imporre un divieto generalizzato a questo enorme paese che conta una popolazione di circa 1,3 miliardi di persone. Più probabile che l’industria delle criptovalute riceva una stretta sulla regolamentazione.

La costruzione di un mercato indiano altamente regolamentato, potrebbe essere una grande spinta per le criptomonete. Potenzialmente milioni di nuovi investitori potrebbero entrare nel settore, portando a significativi aumenti di prezzo sulle altcoin più popolari.