Una stazione di ricarica per veicoli elettrici nei Paesi Bassi utilizza ora la tecnologia Tangle di IOTA per la comunicazione senza commissioni da macchina a macchina. Seguono i dettagli.
Un progetto dalle interessanti prospettive
ElaadNL, un’iniziativa di ricarica intelligente alimentata a energia solare ed eolica dei gestori di rete olandesi, ha collaborato con IOTA per la prima stazione di ricarica per veicoli elettrici che sfrutta tangle. La stazione di ricarica si trova nel campus di Arnhems Buiten. Questo è un luogo destinato ai test aperto al pubblico dove i clienti possono accedere a diverse tecnologie. Tra queste la ricarica da macchina a macchina e contatori intelligenti come i pagamenti per il parcheggio e l’energia che consumano per alimentare le loro auto elettriche. Uno sviluppatore offre un assaggio di come appare il codice:
Harm van den Brink, uno sviluppatore ElaadNL in un blogpost ha spiegato:
“Notando il potenziale delle tecnologie DLT abbiamo pensato: “Possiamo integrarlo in una stazione di ricarica? Possiamo usare questa tecnologia per creare un sistema meglio integrato, come nel caso delle reti intelligenti. Questo in modo da inserire il maggior numero possibile di energie rinnovabili nel sistema?”
IOTA: La piattaforma giusta?
La stazione di ricarica consente ricaricare una determinata quantità di kWh, una applicazione di ricarica (proprietaria) IOTA e registra le misurazioni del numero di kWh. La stazione di ricarica IOTA è basato sulla tecnologia open-source Tangle di IOTA. Questo è un protocollo interno che fa a meno di blocchi e miner e fornisce “trasferimenti di dati sicuri” e micropagamenti a costo zero. Questo almeno è la tesi ufficiale che in realtà appare ben lontana dalla realtà. Infatti, se si dovesse scegliere un punto debole del progetto, questo probabilmetne è appunto la piattaforma scelta.
Detto questo il principale problema di IOTA è il team di sviluppo, non la tecnologia sottostante. Questa, infatti, seppur non sia perfetta, potrebbe essere “sistemata”, a diffferenza del team immorale ed incompetente (come riferito in precedenza). La stazione di ricarica IOTA si unisce a molte altre innovazioni e tecnologie intelligenti ElaadNL per auto elettriche che si trovano anch’esse sul sito, come un “caricabatterie veloce, isola di ricarica, una batteria” e un paio di lanterne di ricarica.
In ogni caso, ecco un’immagine della stazione di ricarica IOTA che alimenta una “mini-Tesla”.
Uno sforzo riconosciuto
Gli sviluppatori hanno mantenuto alcune delle caratteristiche tipiche di tutte le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici. Un esempio di simile caratteristica è combinazione di colori: giallo quando in attesa, verde quando collegato, azzurro quando in offerta, blu scuro quando in carica, e rosso in caso di errore. Una affermazione del co-fondatore di IOTA, Dominik Schiener, è citata nel post:
“La ricarica dei veicoli elettrici è una delle tante applicazioni in cui l’IOTA come protocollo di base per il regolamento transazionale tra macchine è la scelta più ovvia. Il lavoro svolto dal team di Enexis nella creazione della prima stazione di ricarica di veicoli elettrici mai realizzata con utilizzo di IOTA è stato enorme e aprirà la strada ad una maggiore adozione dell’IOTA nel settore della mobilità.”
Conclusione
Il DLT di IOTA ha alimentato milioni di transazioni di micropagamenti. Inoltre la piattaforma ha precedentemente identificato tra le sue potenziali funzioni “la ricarica e il parcheggio dei veicoli elettrici basati sul micropagamento”. Infondo, anche la tecnologia Tangle di IOTA è alla base dell’iniziativa smart city di Taipei. La valuta digitale IOTA, che è attualmente classificata al nono posto tra le principali monete digitali in base al capitale di mercato totale ed ha un valore di 1,91 dollari dopo aver guadagnato il quasi il 12 nelle ultime 24 ore.
Nonostante questa crescita apparentemente sana, il progetto IOTA e più precisametne il suo team, hanno dimostrato poca meritevolezza di fiducia. Infatti, il team ha commesso molte azioni questionabili. Tra queste la scelta di utilizzare una funzione di hash autoprodotta provatamente insicura (secondo molti con lo scopo di poter hackare eventuali fork del progetto). Inoltre, quando un gruppo di ricerca ha fatto notare questa vulnerabilità, il team di IOTA ha minacciato azioni legali nei confronti dei ricercatori. Questo ed altro porta molta preoccupazione nella comunità delle criptovalute. Ulteriori informazioni a riguardo possono essere trovate in questo articolo a riguardo.