JPMorgan: le criptovalute avrebbero valore solo in un’economia distopica

JPMorgan: le criptovalute avrebbero valore solo in un’economia distopica

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

La banca d’investimento JPMorgan Chase afferma che le criptovalute potrebbero avere un qualche valore solo in un’economia distopica

jpmorgan chase
Katherine Welles | Shutterstock.com

Secondo un rapporto di Business Insider lunedì scorso, in una recente nota ai suoi clienti, l’azienda ha affermato di essere scettica sul valore delle criptovalute se non che che in una “distopia” dove gli investitori hanno perso fiducia in “tutte le principali attività di riserva (dollaro, euro, yen, yen, oro) e nel sistema dei pagamenti.”

Il gigante bancario ha inoltre affermato che, sebbene le criptovalute abbiano una bassa correlazione con le classi di attività tradizionali come azioni e obbligazioni, non sono la soluzione migliore per la diversificazione. “Le basse correlazioni hanno poco valore se l’attività di copertura stessa si trova in un bear market.”

La JPMorgan ha anche detto all’inizio di questa settimana che, con prezzi così bassi, il Bitcoin vale meno del costo di estrazione.

Infatti, il Bitcoin e in generale il mercato delle criptovalute hanno trascorso l’ultimo anno in un bear market. Dopo aver raggiunto il record di circa 20.000 dollari nel dicembre 2017, il Bitcoin è sceso dell’83% ed è attualmente scambiato a circa 3.420 dollari.

IL CEO della JPMorgan, Jamie Dimon, è notoriamente anticriptovalute. Già nel settembre 2017, ha dichiarato il Bitcoin una “frode” e ha detto: “E ‘peggio di bulbi di tulipani. Non finirà bene. Qualcuno si farà ammazzare”.

Più tardi nel gennaio 2018, Dimon ha detto di aver rimpianto di aver definito il Bitcoin una frode, ma rimane scettico sull’argomento. Più recentemente, ha chiesto agli investitori di stare all’erta. Ha inoltre commentato “Non voglio essere il portavoce del Bitcoin. Bisogna solo fare attenzione.”

JPMorgan, come istituzione, tuttavia, ritiene che le criptovalute potrebbero un giorno giocare un ruolo nella diversificazione dei portafogli azionari e obbligazionari globali, secondo un rapporto di ricerca del febbraio 2018.

Anche lo stato della Pennsylvania non vede le criptovalute come denaro, secondo quanto riportato da questo articolo. Tuttavia vede una loro possibile applicazione nello scenario economico senza che questo sia dispotico o negativo. Infatti le criptovalute non sono viste come un sostituto del denaro, ma come una possibile integrazione all’economia attuale.