La differenza tra Ethereum e Bitcoin in 4 punti

La differenza tra Ethereum e Bitcoin in 4 punti

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

Bitcoin ed Ethereum sono senza dubbio due attori di primo piano nel mondo delle monete virtuali. Il primo, archetipo di tutte le criptovalute, è stato creato nel 2009 dal mitico Satoshi Sakamoto, di cui ancora oggi non si conosce la reale identità. Il secondo, considerato da molti il suo successore, risale al 2015 ed è nato da un’idea del giovane programmatore russo Vitalik Buterin, il cui scopo, dichiarato fin dall’inizio, era proprio quello di espandere le funzionalità del Bitcoin. Scopri con noi quali sono le principali differenze tra le due monete virtuali e come comprare Ether o Bitcoin.

1. Gli smart contract di Ethereum

Ethereum mining hardware
Se il Bitcoin è essenzialmente una moneta virtuale, che si basa come Ethereum sulla tecnologia blockchain, il suo ‘successore’ è una vera e propria piattaforma. Dotato di una propria moneta chiamata Ether, l’ecosistema Ethereum permette di eseguire smart contract decentrati. I contratti intelligenti sono software e applicazioni informatiche che verificano la validità dei contratti usati per lo scambio di denaro o di altri prodotti. Grazie alla blockchain, la banca dati crittografata sul quale vengono eseguiti, gli smart contract garantiscono lo svolgimento in sicurezza delle operazioni, evitando il rischio di frode. Se il Bitcoin, dunque, è utilizzato solo per le transazioni finanziarie, il sistema Ethereum può essere utilizzato per condividere dati, sviluppare progetti tecnologici e partecipare al lancio di nuove monete virtuali.

2. Il funzionamento di Ethereum e Bitcoin: sicurezza e la velocità

Una delle questioni che ha da sempre caratterizzato il settore delle criptovalute riguarda la sicurezza degli scambi e dei portafogli in generale. Per rispondere a questo antico timore è nata la tecnologia blockchain, con una sorta di libro mastro che registra i dati riguardanti ogni transazione fissandoli nel tempo, impedendo che vengano modificati, e mettendoli a disposizione degli utenti per una verifica. Un altro elemento da prendere in considerazione riguarda la velocità. Il tempo necessario per compiere le verifiche su un nuovo blocco della catena è in media di 12 secondi per Ethereum, 10 minuti per il Bitcoin. Il divario tra i due si nota anche nel momento di compiere delle transazioni finanziarie, che nel network del Bitcoin sono 3 o 4 al secondo contro le 20 di Ether. Gli sviluppatori di quest’ultimo puntano a creare un nuovo sistema che permetterà di raggiungere e superare il numero di transazioni effettuate da VISA, che sono circa 56 000 al secondo.

3. Il valore: un Bitcoin ‘pesa’ più di un Ether

La differenza di valore tra le due criptovalute è sostanziale e in favore della primogenita di tutte le criptovalute. Un Bitcoin, infatti, vale, ad aprile 2018, 6.559 euro, mentre la quotazione Ethereum oggi è di circa 415 euro, ma non bisogna dimenticare che tra i due esiste anche una differenza di età di ben 7 anni, dato rilevante nel settore finanziario. Per avere una visione d’insieme possiamo esaminare l’andamento di Ethereum nei suoi primi tre anni di vita e quello del Bitcoin in sei anni, dal 2012 ad oggi. Il grafico Ethereum mostra una situazione sostanzialmente stabile fino al febbraio 2017, anno di grandi sconvolgimenti nel mondo delle criptovalute. Seguono un evidente aumento di valore, alti e bassi, un picco rilevante (1.043 euro) nel gennaio 2018, e quindi una decrescita nei mesi successivi. Lo stesso vale per il Bitcoin, che ha raggiunto ovviamente una quotazione più elevata rispetto ad Ethereum, ma nel doppio del tempo.

4. La quantità di monete: gli Ether abbondano, i Bitcoin scarseggiano

C’è una differenza importante tra Ethereum e Bitcoin anche per quanto riguarda l’offerta monetaria. Se finora è stata estratta meno della metà di Ether, si è invece già arrivati ai 2/3 del totale di Bitcoin disponibili. Il tetto massimo di produzione di Bitcoin è stato fissato a 21.000.000 di monete, mentre ancora non ne esiste uno per gli Ether, che hanno superato quota 100.000.000. I compensi per chi estrae Bitcoin creando un blocco sulla blockchain dimezzano infatti ogni quattro anni, e si aggirano oggi intorno a 12,5 Bitcoin, mentre restano invece invariati per gli Ether. La quotazione di Ethereum e la quantità di monete a disposizione ti offrono due possibilità se vuoi investire in questa criptovaluta. La prima è acquistarli direttamente, la seconda è puntare sui CFD Ethereum, i contratti per differenza che permettono di impegnare un capitale iniziale minore rispetto al valore reale di questa moneta. Hai le stesse opzioni per il Bitcoin, ma in questo caso devi prevedere un capitale 15 volte più elevato se vuoi comprare questa moneta virtuale senza passare per i CFD.

Scopri con Cointext come comprare Bitcoin ed Ethereum e muovi i primi passi nel mondo delle criptovalute.