La blockchain e le criptovalute hanno portato alla nascita di fenomeni inaspettati e alcune volte perfino un po’ strani. Anche in questo caso si tratta di una iniziativa peculiare. Il progetto italianlira (ITL), per esattezza, cerca di dare una seconda vita, almeno da un punto di vista simbolico, alla lira italiana. Il mezzo utilizzato è un token ERC20 sulla blockchain di Ethereum. Ma oltre alla capacità di destare curiosità quali caratteristiche e potenzialità ha questo progetto? È di questo che tratteremo in questo articolo.
Un progetto interessante
Il sentimento del popolo italiano tende ad essere mediamente ben più positivo nei confronti della lira rispetto a quanto lo sia verso l’euro. Questo è indubbiamente collegato alle controversie legate all’introduzione della moneta dell’Unione Europea. Queste, da Wikipedia, sono descritte nel seguente modo:
“Nei mesi immediatamente successivi all’introduzione dell’euro come moneta fisica si verificarono delle conversioni dei prezzi di beni e servizi tra valute nazionali e moneta unica a volte distanti da quelle ufficiali. In alcuni mercati italiani, soprattutto in quelli alimentari e dei beni di consumo (quelli dove si effettuano acquisti di basso valore assoluto), l’impressione è che spesso si sia convertito 1 euro con 1000 lire, riducendo di quasi della metà il valore reale della moneta. Altri mercat invece, per esempio il mercato dei servizi pubblici, hanno assistito all’applicazione di forti arrotondamenti su prezzi e tariffe. In altri ancora, per esempio nel mercato dei beni più durevoli (elettrodomestici, telefonia, hi-tech) si verificò una leggera diminuzione di prezzi.
La differenza tra tasso di conversione ufficiale dell’euro e quello praticato in alcuni mercati sviluppò intricate polemiche. Ci fu chi accusò le autorità monetarie di aver ignorato i meccanismi psicologici di scambio delle valute e quindi di aver creato un inutile aumento indiscriminato del livello generale dei prezzi. Le autorità monetarie si difesero sostenendo che le conversioni fra monete nazionali e euro a cambi diversi da quelli ufficiali furono statisticamente ininfluenti e che, sotto il profilo morale, furono dovuti a speculazione facilitata dalla scarsa trasparenza e dallo scarso controllo dei mercati.[33] In Italia, l’ISTAT confermò che non si ebbero fiammate inflazionistiche, quindi la conversione applicata nella maggior parte delle transazioni sarebbe stata quella determinata ufficialmente dal Consiglio Europeo.[34][35] Istituti di statistica indipendenti sostennero invece il contrario[36] sulla base di analisi l’attendibilità delle quali fu oggetto di profonde discussioni.”
Il sentimento popolare a favore del progetto?
Qualunque sia la realtà dei fatti, il sentimento degli italiani nei confronti della lira è inconfutabile. E questo progetto cerca di sfruttare questo sentimento a suo favore. Ma, per quanto questo possa aiutare, di certo non è sufficiente, per questo sul loro sito sono presenti ulteriori dettagli. Altra conferma dell’intenzione di questo progetto di cavalcare questo sentimento è data dalla risposta alla domanda “Cos’è ITL?” data sul sito ufficiale:
“ITL (lira italiana) è un Token crittografico (attività) senza il controllo delle banche o delle amministrazioni pubbliche.”
Questo non costutuisce necessariamente una accusa nei confronti del progetto, ma è una caratteristica da tenere a mente.
La funzione del token ITL e le caratteristiche tecniche del progetto
Il token ITL è stato pensato come semplicemente valuta alternativa alle FIAT. In particolare è interessante l’intenzione di integrare l’utilizzo del token anche negli scambi commerciali dal vivo oltre che online. Allo scopo di facilitarne questo utilizzo, però il team ha pensato ad alcuni provvedimenti i quali tratteremo nei dettagli.
Una carta di debito ITL
Secondo il sito:
“Il nostro team di sviluppo sta lavorando alla realizzazione di carte di debito a portafogli multiplo con capacità di conversione tra
varie criptovalute e valute tradizionali.
È possibile caricare le carte di debito ITL direttamente dal vostro portafogli di criptovalute preferito o exchange
e la conversione nella valuta preferita.”
POS wireless abilitato a interazioni con la blockchain
Una traduzione della descrizione dedicata a questa parte del progetto sul sito è la seguente:
“I pagamenti possono essere effettuati con terminali P.O.S. collegati alla blockchain con commissioni per il negoziante pari allo 0,1% (a differenza delle normali commissioni bancarie che vanno dallo 0,5% al 4% per il negozio).
I pagamenti saranno effettuati tramite varie applicazioni disponibili per telefoni cellulari, tablet, PC, smartwatch e carte di debito contactless.”
La roadmap
Sul sito è presente la seguente infografica che illustra i piani del team della “Italian Lira”.
Segue una traduzione dei punti riportati dall roadmap:
- 2017- Costituzione del team di sviluppo e creazione del token ERC20
- 2018- Crezione del sito internet. Aggiunta del token a exchange di criptovalute. Vendita di parte dei token.
- 2019- Sviluppo di carte di debito contactless pluriportafoglio e distribuzione gratuita alla clientela.
- 2020- Progettazione e sviluppo di sistemi POS abilitati dalla blockchain.
- 2021- Distribuzione dei POS globale. Tecnologia blockchain wireless.
- 2022- Sviluppo e distribuzione di sistemi di pagamenti wireless su dispositivi mobile.
- 2023- Apertura di uffici ITL sui cinque continenti con costituzione dei relativi team di sviluppo.
- 2024- Nuove idee e nuovi mercati arriveranno presto.
Analisi
Questo progetto è decisametne interessante e possiede del potenziale. C’è una principale critica la quale si può spingere nei suoi confronti. La situazione riguardante i servizi di pagamento richiede un simile prodotto adesso. È difficile credere che non ci sarà alcun prodotto che risolve i problemi dei commercianti ai quali tocca sostenere assurde commissioni per consentire i pagamenti per mezzo di carta di debito prima del 2021. Quindi sì, il progetto risponde a un problema reale, ma forse arriva troppo tardi e non è privo di concorrenza, come ad esempio Coinify, CoinKite, BitPay, Blockchain Merchant, Revel, SumoATM, Paystand, XBTerminal, CamelGram e perfino Coinbase stessa. L’ultimo servizio è stato per giunta da noi già trattato in passato.
Quindi, per quanto il progetto possieda potenziale è difficile trovare reali vantaggi i quali spingano a credere che sia proprio questo il prodotto finanziario che vincerà. Ma staremo a vedere, niente è certo.