Una nuova richiesta di brevetto da parte di Mastercard suggerisce che la multinazionale considerà di utilizzare la blockchain. In particolare l’applicazione sarebbe come parte di un modo per verificare l’autenticità dei tagliandi dei consumatori. Questo non è la prima dimostrazione di interesse nei confronti della blockchain da parte della Mastercard. Infatti, oltre ad aver brevettato un sistema per aggiungere nodi a blockchain più rapidamente, la Mastercard si è mostrata disponibile alla facilitazione di transazioni in questa forma.
I dettagli
La domanda per un “Metodo e sistema per l’autenticazione dei tagliandi tramite Blockchain” è stata pubblicata il 31 maggio dall’USPTO (U.S. Patent and Trademark Office). Si prevede che la tecnologia verrà utilizzata “in particolare per la memorizzazione dei dati cedolari in una blockchain per garantire il rimborso solo da parte di persone autorizzate e l’immutabilità dei dati cedolari”.
L’idea è che la blockchain può contribuire a ridurre il rischio di manipolazione dei dati che accompagna l’uso di alcuni tipi di sistemi per la memorizzazione dei dati cedolari. Tra questi dati quelli che “sono stati sviluppati che associano direttamente una cedola con un conto di transazione, per garantire che solo il conto di transazione specificato è idoneo a riscattare la cedola”. Mastercard dichiara:
“Tuttavia, ciò richiede che l’entità memorizzi i dati relativi alle cedole che sono associate ai conti di transazione. Questi possono richiedere molte risorse ed essere soggetti a manipolazione dei dati. Inoltre, l’entità deve offrire ai consumatori un’interfaccia adeguata per accedere alla memorizzazione dei dati al fine di identificare le cedole associate al loro conto di transazione. È pertanto necessaria una soluzione tecnologica che consenta l’emissione di cedole a una persona fisica per il solo rimborso da parte di quest’ultima. Inoltre serve il sistema si basi su una fonte di dati accessibile al pubblico per consentirne l’implementazione senza l’uso di risorse aggiuntive per l’entità emittente.”
Conclusione
Resta da vedere se dalla domanda di brevetto si trasformerà in un reale servizio. Mastercard stessa non è estranea alle offerte di proprietà intellettuale relative alla tecnologia. Tale interesse in metodi di autenticazione è stata riscontrata in altre domande di brevetto. Tra queste una incentrata sulla prevenzione di un uso falso dell’identità. Ciò che è noto, tuttavia, è che Mastercard si è mossa negli ultimi mesi per rafforzare le proprie risorse interne di sviluppo legate alla blockchain, come parte di un più ampio gioco tecnologico. Sonya Geelon, country manager di Mastercard Irlanda, ha dichiarato:
“Stiamo guidando progetti che promuovono l’inclusione finanziaria nei stati uniti e all’estero. Inoltre stiamo lavorando per fornire a consumatori, aziende e governi i modi più innovativi, sicuri e protetti per pagare.”