Il token XELS permetterà alle aziende e agli individui di accedere a crediti volontari di compensazione delle emissioni di carbonio
Dopo il protocollo di Kyoto e l’accordo di Parigi, molte aziende in tutto il mondo provano ad essere energeticamente più efficienti e a contrastare il riscaldamento globale. Un modo popolare di farlo è l’uso dei certificati delle emissioni attraverso il relativo mercato emergente. Un certificato di emissioni rappresenta il diritto di emettere una tonnellata di biossido di carbonio, ma la loro fornitura è limitata in modo da mitigare la crescita delle emissioni di gas serra.
La loro efficacia è stata, però, ostacolata da frodi come il “riuso”, che permette ai certificati non usati di essere usati due volte, così come i certificati falsi e scaduti venduti da cattivi attori. Come tale, la tecnologia del registro distribuito, la blockchain, sembra essere l’ambiente perfetto per il mercato dei certificati delle emissioni in quanto è impossibile alterare, duplicare o invertire le transazioni e i certificati possono essere ritirati in modo conforme attraverso un processo noto come ‘burning’.
Questo è ciò a cui lavora la startup XELS con sede a Tokyo e Hong Kong. La loro piattaforma di compensazione delle emissioni basata su blockchain, fornirà certificati volontari di compensazione delle emissioni in token sia agli individui che alle imprese.
Il fondatore e CEO di XELS, Takeshi Nojima, ha spiegato: “Crediamo che la decentralizzazione sia l’unico modo in cui i mercati dei certificati delle emissioni possano funzionare efficacemente. XELS permetterà all’industria di mantenere registri aperti e trasparenti: dalla generazione, alla vendita, al ritiro. Rendere facile per le aziende compensare in modo trasparente le emissioni senza paura di frodi, le renderà ancora più disposte a combattere il riscaldamento globale, e pagherà in termini di fiducia acquisita dai consumatori che sono alla ricerca di imprese veramente intenzionate a fare la differenza per l’ambiente”.
Il token nativo della startup, XELS, da martedì è quotato su Bittrex Global. Sarà utilizzato per accedere a varie stablecoin con certificati di compensazione delle emissioni. Prevista anche l’offerta di certificati di “conformità” per aiutare il Giappone a raggiungere il suo obiettivo di emissioni zero entro il 2050.
La startup dal 2017 sviluppa la chain XELS, la quale elimina la necessità di usare hardware di mining ad alto consumo energetico grazie a un approccio ibrido proof-of-work e proof-of-stake. Molte piattaforme decentralizzate come Ethereum e Bitcoin, e relative criptovalute, consumano grandi quantità di energia, quindi, anche se XELS è stato inizialmente lanciato come un token ERC-20, entro l’anno migrerà sulla chain XELS a basso consumo energetico.