Disponibile la prima bozza di legge del Governo russo “sulle attività finanziarie digitali”: può ricevere pareri pubblici.
Il Governo russo ha presentato ieri una versione riveduta del nuovo progetto di legge dal titolo “Sulle attività finanziarie digitali”, ed è disponibile per un parere pubblico. Ad accompagnare il disegno di legge alcuni documenti aggiuntivi che apportano un netto cambiamento nel modo in cui le criptomonete sono regolamentate nel paese.
Lo Chief Product Officer di Waves Enterprise, Artem Kalikov, ha dichiarato che le criptovalute “in Russia entrano in una zona grigia”.
“Le persone che posseggono uno o due bitcoin non sono a rischio. Ma tutti gli exchange di criptovalute e wallet ospitati su siti web .ru saranno invece a rischio”, ha spiegato Kalikov.
Le autorità russe sono spaccate sulle leggi relative alle criptomonete sin da gennaio 2018.
Il presidente del Comitato sui mercati finanziari della Duma Anatoly Aksakov, ha rivelato all’agenzia di stampa russa RBC che i ritardi nell’adozione del disegno di legge sono dovuti a disaccordi tra le autorità sul nuovo tipo di asset.
Aksakov, che è anche il presidente del Consiglio della Banca centrale russa, ha detto che la Duma (la camera bassa dell’Assemblea federale russa) si è espressa a favore di alcune iniziative dedicate alle criptovalute, mentre la banca centrale si è opposta alla legalizzazione delle criptomonete.
Ora, la legge tanto attesa, viene rinviata mentre il paese sposta l’attenzione sulla priorità Covid-19. Per ben due volte il presidente Vladimir Putin ne aveva ordinato l’adozione immediata ma senza alcun risultato.
Aksakov ha chiarito che la nuova legge non ostacolerà il funzionamento degli exchange di criptomonete. Il funzionario ha sottolineato anche che il disegno di legge sugli asset finanziari digitali non includerà regole sul mining delle criptovalute. Tuttavia ha espresso la forte convinzione che i profitti ottenuti dal mining dovrebbero essere tassati, dal momento che questa attività è un “tipo di business che produce valore”.
Secondo Aksakov, la legge sulle criptovalute fornisce una definizione di cosa sono e vieta l’uso delle stesse come opzione di pagamento. La legge includerà anche l’emissione e la circolazione degli asset digitali. Quanto affermato contraddice, però, la dichiarazione fatta a metà marzo scorso secondo cui la legge proibirebbe l’emissione e la circolazione di questi asset.
Lo scorso 24 marzo il Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione Russa ha pubblicato un disegno di legge che consentirebbe di testare gli sviluppi della criptovaluta e della blockchain all’interno di uno speciale incubatore regolamentato.
La legge coprirebbe le tecnologie digitali in otto settori, tra cui la sanità, i mercati finanziari, il commercio, i trasporti, la formazione a distanza, l’edilizia, la produzione e i servizi pubblici.
Ai partecipanti dell’incubatore regolamentato verrebbe concesso uno sgravio sulla dimensione minima del capitale, sui fondi di riserva e sulla rendicontazione. Essi sarebbero inoltre esentati dalla legge sui cambi attiva nel paese.