La SEC statunitense (Securities and Exchange Commission) resta preoccupata sulle initial coin offering, ma non sta lavorando per un ban totale. Piuttosto la SEC americana lascia la porta aperta alle ICO, ma mettendo in guardia i cittadini sulle minacce che tale forma di crowdfunding presenta.
Parlandone in una intervista rilasciata alla CNBC il 30 aprile, il commissario della SEC Robert Jackson ha detto:
‘Se vuoi sapere come sarebbero i mercati senza regole, se vuoi sapere come sarebbe se la SEC non svolgesse il suo lavoro. La risposta è il mercato delle ICO.’
Ma, dal suo punto di vista, il commissario, afferma che il mercato va regolamentato per proteggere gli investitori. E la SEC è concentrata proprio sulla loro salvaguardia perché molti “si stanno facendo male”, ha detto.
Per poi proseguire,
‘Gli investitori hanno difficoltà a capire la differenza tra investimenti e frodi.’
Quindi quello che la SEC deve fare, riflette Robert Jackson, è ‘rendere tali investimenti coerenti con le nostre leggi sui titoli.’
La SEC non vuole il ban alle ICO
E chiaro che la SEC non vuole emettere un ban totale sulle ICO. I suoi richiami e raccomandazioni costanti, come nel luglio 2017, sono da interpretare come consigli agli investitori ad evitare di lasciarsi ingannare da falsi progetti.
La SEC è soprattutto preoccupata per il fatto che gli investitori comprano un token di utilità che promette l’accesso a una rete o servizio, ma sono spesso progetti sostenuti da un’idea astratta o addirittura inconsistente.
Il meccanismo pump-and-dump delle ICO
L’agenzia sorveglia il fenomeno pump-and-dump scatenato da molte ICO. Da questo punto di vista è diventata molto repressiva per evitare le frodi e le indagini hanno portato a decine di citazioni in giudizio. Si è scoperto che molte si mascheravano da utility token, mentre in realtà si trattava di security token: titoli.
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