Decentralizzazione, sicurezza e trasparenza, accessibilità globale, innovazione. Sono queste le principali caratteristiche che hanno consentito il successo negli ultimi anni delle criptovalute, valute digitali che utilizzano la crittografia per garantire le transazioni e controllare la creazione di nuove unità.
Basate spesso su una tecnologia chiamata blockchain, un enorme registro digitale distribuito che registra tutte le movimentazioni in modo trasparente e sicuro, a differenza delle valute tradizionali controllate da enti governativi o banche centrali, le criptovalute operano su una rete decentralizzata di computer. Questo riduce la necessità di intermediari come banche e istituzioni finanziarie, abbassando potenzialmente i costi di transazione e aumentando l’efficienza.
Arriva la moneta digitale di Paypal
Il panorama delle valute digitali è piuttosto ampio e in rapida evoluzione, con continue novità. Tra le valute più consolidate, quelle che sono riuscite a cambiare il mondo dei pagamenti, ci sono sicuramente il Bitcoin (BTC), la prima e più famosa criptovaluta, spesso vista come una riserva di ‘oro digitale’, ma va citato anche Ethereum (ETH), che oltre ad essere una criptovaluta è anche una piattaforma per eseguire contratti intelligenti e costruire applicazioni decentralizzate (dApps).
Una delle novità più recenti è invece rappresentata dalla stablecoin di Paypal. La nuova valuta digitale segna l’ingresso di Paypal, quotata al Nasdaq nel settore, confermando la sua straordinaria capacità di rivoluzionare i servizi di pagamento centralizzato. Il popolare portafoglio elettronico (e-wallet) viene utilizzato già da anni in ogni settore in cui sono possibili pagamenti digitali, dal tradizionale e-commerce di beni di consumo fino al settore dello svago e dell’intrattenimento, ad esempio si può operare sui migliori siti di casinò online con Paypal e sembrerebbe che i PayPal casino nel 2024 sono altrettanto famosi se non di più dei crypto casinos. A partire dal 2020 con un conto di Paypal è possibile anche acquistare e vendere criptovalute. Poi, ad agosto scorso, il lancio della stablecoin.
Denominata PayPal USD (PYUSD), si tratta di un token digitale che replica l’andamento del dollaro statunitense e opera sulla blockchain di Ethereum, progettato per facilitare trasferimenti rapidi di denaro, effettuare pagamenti internazionali, e sostenere l’espansione nell’uso degli asset digitali. La sostanziale differenza tra una stablecoin e una criptovaluta riguarda la modalità di utilizzo. Infatti, le criptovalute vengono usate soprattutto come investimento, mentre le stablecoin come valuta per i pagamenti.
Come funziona la stablecoin di Paypal: le caratteristiche
Ma cosa contraddistingue la nuova valuta digitale? Tra le caratteristiche della stablecloin di Paypal c’è innanzitutto il rapporto 1:1 con il dollaro USA. Ogni token PYUSD è parificabile e scambiabile con un dollaro statunitense, garantendo stabilità nel suo valore. Secondo aspetto di rilievo è quello della garanzia di valore, perché la stablecoin viene garantita da depositi in dollari USA, titoli del Tesoro a breve termine e equivalenti in contanti, fornendo così una base finanziaria solida e stabile.
Importante è anche il fattore dell’utilizzo e della scambiabilità, molto semplice. I clienti PayPal negli Stati Uniti possono acquistare PYUSD tramite l’app o il sito web di PayPal e la stablecoin può essere utilizzata sia per trasferimenti di denaro, compresi pagamenti internazionali, sia per essere scambiata con criptovalute supportate da PayPal come Bitcoin, Bitcoin Cash, Ether e Litecoin. Per quanto riguarda invece le funzionalità di pagamento, i clienti possono utilizzare PYUSD per effettuare pagamenti, trasferire fondi tra conti PayPal e portafogli esterni compatibili, e per convertire altre valute digitali in PYUSD e viceversa.
Infine, è opportuno fornire qualche informazione su emissione e gestione. La stablecoin è emessa da Paxos Trust Company, una società di servizi finanziari di criptovalute con sede a New York. Paxos pubblicherà un Reserve Report mensile per assicurare trasparenza riguardo gli asset che sostengono la moneta digitale.