- Bybit è stata multata di 1,06 milioni di dollari per non conformità al PMLA
- L’India ha bloccato i siti Bybit sospendendo le operazioni di cambio nel paese
- Bybit sta cercando una licenza VDASP in mezzo alla confusione sulla conformità
L’autorità di controllo finanziario indiana ha imposto una multa salata a Bybit, uno dei più grandi exchange di criptovalute al mondo, per non aver rispettato le severe normative antiriciclaggio (AML) del paese.
Secondo il Ministero delle Finanze del paese, la multa ammontava a 1,06 milioni di dollari (9,27 crore di rupie). Mentre questa mossa sottolinea l’impegno dell’India nel regolamentare il fiorente mercato delle criptovalute, lascia poco chiaro lo stato di conformità di Bybit.
Perché una multa così salata?
I problemi di Bybit sono iniziati quando è stata trovata a operare senza ottenere la registrazione obbligatoria ai sensi del Prevention of Money Laundering Act (PMLA).
Secondo la Financial Intelligence Unit (FIU) dell’India, Bybit è classificata come “entità segnalante” per i suoi servizi nello spazio delle risorse digitali. A dicembre 2023, la FIU ha identificato diversi exchange di criptovalute per non conformità alle leggi locali antiriciclaggio , ma Bybit non era tra gli exchange elencati.
Tuttavia, l’exchange ha continuato ad espandere le sue operazioni in India senza la registrazione richiesta, spingendo la FIU a intervenire.
Le autorità indiane, tramite il Ministero dell’elettronica e della tecnologia delle comunicazioni (MEITY), hanno bloccato i siti Web di Bybit ai sensi dell’Information Technology Act 2000, interrompendo di fatto le operazioni di Bybit in India.
Tuttavia, la sospensione è avvenuta dopo che Bybit aveva già annunciato una pausa nei suoi servizi a causa di “recenti sviluppi con i regolatori indiani”, alludendo a una precedente conoscenza del controllo normativo.
Bybit ha richiesto una licenza VDASP in India
In mezzo a queste sfide, Bybit ha lavorato attivamente per correggere il suo status in India. L’exchange ha richiesto una licenza Virtual Digital Asset Service Provider (VDASP), con l’obiettivo di operare legalmente nel mercato delle criptovalute indiano.
Questa domanda è stata completata il 26 giugno 2024, indicando un approccio proattivo per soddisfare i requisiti normativi.
Vikas Gupta, country manager di Bybit per l’India, ha espresso ottimismo riguardo all’ottenimento di una licenza operativa completa nelle prossime settimane, suggerendo un’aspettativa di acque regolamentari più tranquille.
Inizialmente, c’erano annunci da parte di Bybit che suggerivano una registrazione di successo e una risoluzione delle multe, ma questi sono stati successivamente ritirati, lasciando il pubblico e le parti interessate nel limbo per quanto riguarda l’esatto stato di conformità di Bybit in India.
L’approccio dell’India indica una forte spinta verso la garanzia che tutte le entità finanziarie, comprese quelle che si occupano di criptovalute, aderiscano rigorosamente alle norme antiriciclaggio e antiterrorismo.
Anche altri importanti exchange come Binance, KuCoin e OKX hanno dovuto affrontare azioni normative simili per non conformità al PMLA e ad altre leggi finanziarie.