MrBeast affronta accuse di insider trading sulle criptovalute

MrBeast affronta accuse di insider trading sulle criptovalute

By Charles Thuo - min. di lettura
MrBeast faces allegations of crypto insider trading
  • MrBeast avrebbe guadagnato 23 milioni di dollari tramite insider trading su progetti basati sulle criptovalute.
  • Si dice che abbia utilizzato 50 wallet per promuovere e vendere token, ingannando gli investitori.
  • Tra le prove c’è un indirizzo Ethereum condiviso pubblicamente, collegato a transazioni per un valore di 13 milioni di dollari.

La star di YouTube MrBeast, nota per i suoi contenuti coinvolgenti e i suoi 320 milioni di iscritti, sta affrontando gravi accuse relative al trading di criptovalute.

Un gruppo di investigatori della blockchain sostiene che MrBeast, il cui vero nome è James Stephen “Jimmy” Donaldson, ha tratto notevoli profitti da discutibili accordi sulle criptovalute, tra cui la sbalorditiva cifra di 23 milioni di dollari da quello che descrivono come insider trading.

Indagine su MrBeast di Loock.io

Secondo i risultati della società di consulenza Loock.io e degli analisti blockchain, MrBeast avrebbe operato su circa 50 wallet, utilizzando exchange come Binance e Gemini per scambiare vari token.

In particolare, avrebbe promosso progetti come SuperFarm, ora noto come SuperVerse, insieme ad altri influencer come KSI e LazarBeam, solo per poi vendere questi token a follower ignari.

In un caso evidenziato, MrBeast ha investito $ 100.000 in SuperVerse, con un profitto stimato di $ 7,5 milioni. Questo profitto è avvenuto a spese dei primi investitori, che sarebbero rimasti senza rendimenti a causa di scappatoie legali che hanno annullato i loro guadagni.

Gli investigatori sostengono che l’influenza di MrBeast nello spazio delle criptovalute gli ha permesso di ingannare gli investitori mentre traeva profitto dagli stessi progetti che promuoveva.

Le prove presentate derivano da un indirizzo Ethereum che MrBeast ha condiviso pubblicamente durante un precedente acquisto NFT, che ha consentito agli investigatori di tracciare le transazioni. Sostengono che circa 13 milioni di dollari siano passati attraverso gli exchange sopra menzionati, sollevando dubbi sulla legittimità di queste transazioni.

Mentre la blockchain pubblica consente un certo livello di analisi, non garantisce l’assoluta accuratezza delle affermazioni relative alle origini delle transazioni.

Tuttavia, i risultati sembrano avere credibilità, poiché sono basati su dati verificabili pubblicamente. Mentre le accuse si susseguono, la comunità delle criptovalute sta monitorando attentamente la situazione, il che riflette una preoccupazione più ampia per le sponsorizzazioni delle celebrità nel volatile mercato delle criptovalute.

Molte celebrità si avventurano nella scoperta del Web3, per cui il potenziale di controversia e cattiva gestione finanziaria rimane elevato, il che porta a una maggiore trasparenza e responsabilità.