Tether ha pubblicato un annuncio sul sito web in cui ammette il furto di quasi 31 milioni di USDT (30.950.010) dalle proprie riserve. I token tether sono direttamente collegati al valore delle monete fiat, in particolare al dollaro USA, ed equivalgono a 31 milioni di dollari. Il fatto è avvenuto il 19 novembre 2017 e Tether ha dato la comunicazione ufficiale del furto il 21 novembre. Una notizia non di poco conto, che potrebbe mettere a rischio gli scambi bitcoin – tether nel mercato delle criptomonete.
In casa tether sono corsi subito ai ripari con una nuova versione del portafoglio Omni Core, per bloccare le transazioni fatte con gli USDT rubati. Tether è anche in contatto con i maggiori exchange di criptovalute per scongiurare lo scambio del malloppo in bitcoin o altre criptovalute come il bitcoin cash.
Rubati 30 milioni di USDT a tether. La notizia fa il giro del mondo
La notizia ha fatto il giro del mondo perché numerosi exchange di criptovalute hanno nei listini la coppia (pairs) bitcoin USDT (BTC/USDT). Alcuni exchange hanno un intero mercato basato su USDT, con il quale consentono ai clienti di scambiare litecoin, dash, zcash, bitcoin cash, monero e altre criptovalute.
La falla mette a rischio un intero mercato
La falla nel sistema tether potrebbe mettere a rischio quella parte del mercato delle criptovalute che si affida al token tether e non direttamente alle monete fiat.
Per rendere l’idea di quanto il token è diffuso, basta vedere i volumi di scambio tra bitcoin e USDT sulle piattaforme. Alcuni exchange superano i 40 milioni di USDT in volume di scambio. E l’intero capitale di mercato è stimato in 672 milioni di dollari USA (fonte: Coinmarketcap).
Cosa significa fare trading con bitcoin e USDT
I trader che scambiano le riserve di criptovalute in USDT o EURT, non stanno acquistando dollaro USA o euro, ma il token Tether. Il token ha però un valore sempre equivalente alla moneta fiat di riferimento. Quindi 1 USDT è sempre 1 USD. E’ tether a garantire lo scambio USDT/USD (oppure EURT/EUR) con le sue riserve di denaro liquido.
Chi decide di scambiare le proprie criptovalute direttamente con le monete fiat (o di fare trading), deve verificare se la piattaforma di trading accetta USD e EUR. Come nel caso, ad esempio, di eToro e di AvaTrade.
Quali sono le prossime mosse di tether?
La prima mossa è stata l’aggiornamento del software Omni Core per bloccare le transazioni del ladro. L’aggiornamento del portafoglio all’ultima versione è consigliato, perché tether non accetterà scambi USDT/USD originati dall’indirizzo che ha compiuto il furto. Chi dovesse ricevere token dall’indirizzo 16tg2RJuEPtZooy18Wxn2me2RhUdC94N7r non potrà cambiarli in dollari veri.
La seconda mossa di tether sarà richiedere indietro i 31 milioni di USDT rubati. Molto più probabilmente saranno gli sviluppatori ad occuparsene, creando un hard fork che “resetti” quei token rendendoli definitivamente non usabili: sempre che non siano già stati spesi.