L’industria blockchain fa ampio uso dello strumento di autofinanziamento noto come initial coin offering (ICO), indispensabile canale attraverso il quale far fluire risorse economiche in altro modo non reperibili. Grazie alle ICO sono nati, o sono in fase di sviluppo, progetti interessantissimi: ricordiamo che anche Ethereum è frutto di una offerta pubblica di pre-vendita. Allo stesso tempo molti investitori sono stati attratti in trappole ben architettate e hanno perduto fondi.
Tuttavia le ICO restano una porta di accesso agli investimenti indispensabile per piattaforme come Ethereum Classic, NEO, NEM, Stellar e molte altre. Possiamo tranquillamente affermare che tali piattaforme digitali e decentralizzate dipendono in qualche modo dalle ICO, senza queste ultime nessun progetto valido troverebbe i fondi necessari per avviare applicazioni funzionanti e utili alle persone.
La regolamentazione delle ICO
Sappiamo che i governi di tutto il mondo si sono posti la domanda: come possiamo regolamentare le ICO? Alcuni governi hanno reagito con paura chiudendosi, altri si sono lanciati appoggiando in pieno la nuova forma di autofinanziamento delle startup blockchain, altri ancora sono prudenti.
La U.S. Securities and Exchange Commission (SEC), ha pianificato un progetto che parte da lontano ed è disponibile sul sito web dedicato https://www.sec.gov/ICO. L’intento della SEC è quello di educare l’investitore, fargli conoscere cosa è e cosa non è una ICO: una pagina dedicata elenca le ICO fraudolente per cui è iniziata una procedura di infrazione. Lo scopo ultimo della SEC è approdare a una regolamentazione che possa sia difendere gli interessi dei risparmiatori ed investitori che garantire alle startup l’avvio di ICO secondo regole precise.
ICO regolamentate ed Ethereum Classic
Ethereum Classic per ora ha poco beneficiato delle ICO: sono rari i team di sviluppatori il cui progetto è operativo su ETC. Il tempo, però, ora è maturo anche per ETC: Radex e Saturn Wallet sono due esempi concreti del cambiamento in atto.
Una legge internazionale espressamente dedicata alle ICO, poi, fornirebbe anche ad Ethereum Classic una leva in più per attrarre nuovi progetti a tutto beneficio del prezzo di ethereum classic e di riflesso dei possessori della criptomoneta.
ETC, lo ricordiamo, è un hard fork derivato da ETH e bisogna attendersi cose interessanti per il futuro.
Il futuro di Ethereum Classic
Ethereum Classic nel 2019 guarda all’Internet delle cose (IoT): la roadmap ETC 2019 prevede il lancio in Mainnet del Light client per l’IoT e il mobile e l’implementazione di sharding, come avverrà presto in ETH, per migliorare la scalabilità della network e garantire fino a 1.000 transazioni al secondo.
L’interoperabilità con altre blockchain, tra cui la “gemella” Ethereum, è forse l’implementazione più interessante della roadmap 2019: se ETC dovesse riuscire nell’intento potrebbe catalizzare molti investimenti su di sé e il valore ne trarrebbe beneficio attraendo investitori ben disponibili ad acquistare ethereum classic.
Quotazioni di Ethereum Classic
In conclusione, diamo un rapido sguardo alle quotazioni di ethereum classic, che durante l’estate è stato introdotto dall’exchange Coinbase.
ETC ha iniziato il mese di ottobre al prezzo di , scendendo a metà mese ai minimi del periodo (). L’ultima rilevazione indica ethereum classic a quota .