L’hard fork Segwit2x è stato sospeso definitivamente. Lo ha annunciato Mike Belshe attraverso la mailing list ufficiale su Linux Foundation. Il fork era previsto al blocco 494784, tra il 13 e il 16 novembre 2017, e avrebbe portato a una nuova scissione del bitcoin, dopo quella avvenuta l’1 agosto 2017 che ha generato bitcoin cash.
Nell’annuncio Mike Belshe, fondatore di BitGo, scrive anche a nome di Wences Casares, Jihan Wu, Jeff Garzik, Peter Smith (Blockchain.com) e Erik Voorhees (Shapeshift), forti sostenitori di Segwit2x. Egli giustifica la scelta evidenziando come il consenso dato a Segwit2x sulla Bitcoin Network è crollato al 30%. Un consenso troppo basso per attivare il fork, che avrebbe necessitato dell’80% dell’hashrate attivo (fonte: in accordo con il NYA Agreement).
Cosa dice l’annuncio a proposito di Segwit2x
Segwit2x è iniziato a maggio 2017 con l’intento d’incrementare il blocco a 2MB e migliorare la scalabilità di Bitcoin, scrive Mike. Segwit2x aveva inizialmente raggiunto un ottimo successo, sull’onda dell’attivazione di Segwit, ma successivamente i miners hanno tolto il consenso. E prosegue. L’intento non è mai stato quello di dividere la community, ma di trovare una soluzione al crescente costo delle commissioni sulle transazioni.
Conclude ringraziando tutti, sostenitori e avversari del fork e con la speranza che insieme si giunga a una soluzione capace di migliorare la capacità della rete Bitcoin.
Segwit2x sospeso: una decisione improvvisa
Una decisione maturata probabilmente negli ultimi giorni, perché lo stesso Mike Belshe, il 2 novembre, dava ai clienti di BitGo istruzioni sui passi che l’azienda avrebbe seguito durante l’hard fork Segwit2x (fonte: https://blog.bitgo.com/bitgos-segwit2x-plan-bb8f17e972d3).
Eric Voorhees rende l’onore delle armi al Bitcoin Core
In un Tweet, Erik Voorhees, rende l’onore delle armi al Bitcoin Core. Scrive infatti: “Per diradare ogni dubbio, Core ha vinto questa battaglia. Congratulazioni a loro”.
Nello stesso Tweet si consola del fatto che “almeno Segwit è stato attivato”. Ma non si dà certo per vinto e conclude che continuerà a sviluppare Bitcoin, perché secondo lui è “disperatamente necessario al mondo”.
For the avoidance of doubt, Core won this battle. Congrats to them. I’m glad SegWit activated at least, and I will not advocate further scaling upgrades. Regardless of the path, I’ll continue building Bitcoin into the financial platform so desperately needed by the world.
— Erik Voorhees (@ErikVoorhees) 9 novembre 2017
Charlie Lee in polemica con i sostenitori di Segwit2x
Charlie Lee, creatore di Litecoin, risponde polemico all’annuncio di sospensione dell’hard fork. In un tweet scrive che essi – i sostenitori del fork – si ostinano comunque nel “spingere su una soluzione di scalabilità on-chain”. Invece egli consiglia di “fare la cosa giusta”, che per lui significa “implementare Segwit e lavorare su Lightning Network e altre soluzioni secondarie”.
2/ Instead, they keep pushing for onchain scaling, which externalizes the cost to everyone else that’s part of this decentralized network. I’m calling all of you out right now. Do the right thing. Implement SegWit and work on Lightning Network and other layer 2 solutions.
— Charlie Lee (@SatoshiLite) 9 novembre 2017
La battaglia tra Bitcoin Core e Segwit2x è finita?
Per il momento la battaglia che ha visto opporsi Bitcoin Core ai sostenitori di Segwit2x sembra finita.
Vedremo se il futuro di bitcoin riserva una soluzione condivisa o una nuova minaccia di hard fork.