Le accuse sostengono che gli operatori hanno rubato i documenti identificativi per aprire conti cripto e bancari
Gli Stati Uniti hanno denunciato Artem Lifshits, un cittadino di nazionalità russa, per la gestione di una affiliata alla famigerata Internet Research Agency. Le autorità statunitensi accusano l’agenzia di aver interferito nelle elezioni presidenziali del 2016 attraverso un’operazione di influenza su larga scala denominata Progetto Lakhta.
L’accusa ritiene che Lifshits era responsabile del reparto di traduzione del Progetto Lakhta dal 2017. Questi avrebbe usato la sua posizione per procurarsi illegalmente i documenti di identificazione di cittadini statunitensi così da utilizzare “i documenti per aprire conti bancari, conti PayPal e conti in criptovaluta”.
Ora è incriminato per il reato di frode telematica. Il Dipartimento di giustizia degli USA ha dichiarato che tali conti erano per Lifshits e i suoi colleghi una strada per finanziare il Progetto Lakhta e per “l’arricchimento personale”.
John C Demers, assistente del procuratore generale per la sicurezza nazionale, ha spiegato che secondo le accuse Lifshits ha cospirato con altri per rubare l’identità dei cittadini statunitensi e promuovere le operazioni di influenza del Progetto Lakhta.
“Lifshits ha partecipato a questa frode al fine di promuovere gli obiettivi di influenza del Progetto Lakhta e per per il suo personale arricchimento. Questo caso mostra chiaramente come tali attori malintenzionati finanziano le loro attività di influenza e conferisce alla Russia lo status di luogo sicuro per i cyber criminali che si arricchiscono a spese di altri,” ha detto Demers.
La testimonianza di un agente segreto rivela che il progetto faceva parte di una massiccia operazione orchestrata contro il popolo americano.
“Dall’aprile del 2014 circa, il Dipartimento dei traduttori del Progetto Lakhta si è concentrato sull’influenzare le opinioni degli statunitensi. Il Dipartimento dei traduttori ha condotto operazioni su piattaforme di social media, tra cui YouTube, Facebook, Instagram e Twitter,” si legge nell’introduzione della sua testimonianza.
“L’obiettivo principale del Dipartimento dei traduttori era quello di seminare discordia nel sistema politico degli Stati Uniti, incitare al disordine civile e polarizzare gli americani promuovendo questioni socialmente discriminanti, con particolare attenzione alle divisioni razziali e alla disuguaglianza negli Stati Uniti.”
La denuncia non menziona quali sono i crypto exchange a cui Lifshits e il Progetto Lakhta sono riusciti ad accedere. Ma in essa si legge che almeno una di tali piattaforme si è dichiarata vittima di frode, perché l’organizzazione ha usato documenti falsi per passare le fasi di adeguata verifica del cliente.
Le accuse mosse dai Servizi segreti sono state presentate poche ore dopo che Lifshits e alcuni dei suoi colleghi del Progetto Lakhta sono apparsi sulla lista nera del Tesoro insieme ai rispettivi portafogli cripto.
Preoccupazioni simili sono emerse con l’approssimarsi delle elezioni presidenziali del 2020.