Il Wall Street Journal (WSJ) ha riferito oggi, il 2 maggio, che il piano di Telegram di lanciare un’ICO è stato abbandonato. Una decisione la quale non risulta per niente sorprendente e della quale abbiamo già suggerito la grande probabilità. La decisione è stata motivata dal fatto che sono stati già raccolti fondi sufficienti nel corso delle raccolte fondi private dell’ICO.
I dettagli
Una fonte senza nome ha riferito al WSJ che Telegram ha deciso di non tenere l’ICO pianificato per il pubblico. Questo dopo aver ricevuto un totale di 1,7 miliardi di dollari entro metà marzo. Il denaro raccolto dalle due fasi di investimento già tenute, che erano aperte solo a quelli con un valore netto di oltre un milione di dollari o un reddito di 200.000, sarà utilizzato per sostenere lo sviluppo dell’applicazione Telegram messenger, così come il lancio della piattaforma blockchain Telegram Open Network.
È stato riferito in precedenza che uno dei partecipanti nella prima fase è stato miliardario russo Roman Abramovich. Secondo quanto riferito ha investito ben 300 milioni di dollari. Il portavoce di Abramovich ha negato la cifra, ma ha rifiutato di commentare se Abramovich ha partecipato o meno. I fondatori del fornitore di servizi di pagamento Qiwi e Wimm-Billl-Dann foods, Sergei Solonin e David Yakobashvili, hanno annunciato pubblicamente la loro partecipazione all’ICO di Telegram.
Telegram ha fatto parlare di sé per motivi diversi dalle criptovalute di recente. Questo perché è stato recentemente vietato in Russia a causa del rifiuto del fondatore Pavel Durov di consegnare le chiavi di crittografia al governo russo. I media russi hanno riferito alla fine di aprile che il divieto era in realtà dovuto all’ICO di Telegram, ma un portavoce della rappresentanza legale di Telegram ha negato che questo fosse il caso.
Conclusione
Questa situazione, come precentemente affermato è per niente sorprendente. Infatti, come abbiamo spiegato in precedenza, in casi come questo un ICO porterebbe a più problemi che vantaggi.