Le Isole Cayman escono dalla lista nera prima delle Seychelles, è uno dei più grandi centri dedicato alle criptovalute al mondo
L’Unione Europea (UE) ha deciso di togliere le Isole Cayman dalla lista nera dei paradisi fiscali. Il Paese è una delle giurisdizioni più popolari per le imprese cripto ed era stata aggiunta alla lista nera dell’UE solo a febbraio di quest’anno.
La Reuters riporta che anche l’Oman è stato rimosso dalla lista dei paradisi fiscali, mentre Barbados e Anguilla sono state appena aggiunte.
Nel 2019, sei crypto exchange residenti alle Cayman hanno permesso 1,5 milioni di dollari di transazioni internazionali in Bitcoin (BTC). Le Seychelles superano di gran lunga i numeri delle Cayman, il paese conta 12 crypto exchange responsabili di 36 miliardi di dollari di movimentazioni, ma il paese dell’Africa orientale resta sulla lista nera ed è stato classificato come una nazione che “non collabora con l’UE e non ha attuato pienamente i suoi impegni”.
BitMEX, un grande crypto exchange con sede alle Seychelles, è stato di recente accusato dalla US Commodity Futures Trading Commission (CFTC) di gestire una piattaforma di trading non registrata e di violare le norme sull’antiriciclaggio di denaro. La CFTC ha avviato una azione legale civile contro cinque società e tre individui sospettati di possedere e gestire l’exchange.
La Commissione sostiene che BitMEX offre illegalmente servizi di trading con leva finanziaria ai trader al dettaglio, con un valore nozionale di 1.000 miliardi di dollari dalla sua creazione nel 2014. La CFTC ritine che l’exchange non si sia sottoposto alle “più elementari procedure di conformità”.
Il procuratore distrettuale statunitense del Distretto di New York ha inoltre incriminato diversi dirigenti per aver violato e cospirato per violare il Bank Secrecy Act.
Allison Nolan, la fondatrice di un fornitore di soluzioni di governance chiamato Athena International Management, ha detto che le Isole Cayman sono una località con una “solida regolamentazione”, che impone controlli rigorosi sulla conoscenza del cliente (KYC) e sull’antiriciclaggio (AML).
“Parte del solido quadro di riferimento per le Isole Cayman è l’approccio innovativo alla regolamentazione degli asset virtuali. Così il governo delle Isole Cayman a maggio ha promulgato la legge 2020 sui beni virtuali (Service Providers). Essa prevede la regolamentazione delle imprese di beni virtuali, la registrazione e la concessione di licenze per le persone che forniscono servizi di beni virtuali”, ha spiegato Nolan.
Nolan ha aggiunto che tutte le aziende regolate a livello locale devono seguire rigorosi requisiti di sicurezza informatica.
La lista nera dell’UE è stata redatta dal Parlamento europeo in risposta allo scandalo noto come i Panama papers.
Le giurisdizioni che sono sulla lista nera possono subire danni alla reputazione, un maggiore livello di controllo nelle loro transazioni finanziarie e il rischio di perdere fondi UE.