Lo storico sviluppatore della blockchain Ethereum Vlad Zamfir sostiene di essere riuscito a codificare il concetto alla base di Sharding durante l’hackathon meeting EthBerlin organizzato dal 7 al 9 settembre in Germania.
Vlad ha pubblicato il codice su GitHub, così che anche altri sviluppatori della community Ethereum potranno fare una verifica teorica dell’implementazione. Come egli stesso sottolinea su GitHub, il codice non è da considerare finale o per uso produttivo, anzi, potrebbero esserci bug e problemi.
Il codice è stato realizzato in due giorni in collaborazione con i programmatori informatici Tim Beiko, Steve Marx, e l’hacker nome in codice “maurelian”.
Il codice serve per ora solo a dimostrare come dei nodi basati sul sistema sharding possono comunicare sulla medesima blockchain.
Cosa è Sharding?
Sharding è il tentativo di superare i problemi di scalabilità delle attuali blockchain come Ethereum e Bitcoin, dove le transazioni accettate sono al massimo 3 – 15 al secondo.
Il nuovo meccanismo di scalabilità on-chain sharding permetterebbe una suddivisione della blockchain in parti più piccole, consentendo a pochi nodi di validare le transazioni senza attendere che tutti i nodi della rete decentralizzata lo debbano fare.
Per fare un paragone, seppure non completamente simile, la tecnica per certi versi somiglia al “merge mining”, quest’ultima si utilizza per dividere la blockchain in più catene anche se tutte le catene condividono la stessa potenza di mining come fossero una.
Anche Vitalik Buterin ci sta lavorando
Il creatore di Ethereum Vitalik Buterin è tra coloro che lavorano sul progetto sharding, ed è una delle strade battute per trasformare la ETH network da una strada a singola corsia per senso di marcia, a un’ampia autostrada a più corsie.
Il problema della scalabilità
Il problema della scalabilità delle blockchain è dibattuto da anni tra i ricercatori e per ora non esiste una soluzione unica, migliore delle altre e definitiva. Più gruppi di ricercatori sono al lavoro per sviluppare soluzioni spesso indipendenti, ne sono una prova il progetto EOS.IO, ed anche la blockchain Ontology e il controverso ecosistema TRON, senza dimenticare le ricerche sulla blockchain Cardano partite dalle idee di un ex cofondatore di Ethereum.
In linea di massima le soluzioni per aumentare il numero di transazioni gestibili contemporaneamente su un ledger distribuito sono tre:
- Rinunciare a ridimensionare le singole blockchain assumendo che le persone useranno diverse altcoin e non una.
- Aumentare le dimensioni del blocco come ha fatto bitcoin cash.
- Usare il merge mining descritto prima.
Tutte e tre le soluzioni hanno i loro pro e contro. Nei fatti la più semplice e sicura è l’aumento nelle dimensioni del blocco che ha come conseguenza la centralizzazione della rete a discapito della decentralizzazione.
Altre soluzioni prevedono una scalabilità off-chain come il noto progetto Lightning Network già implementato in Litecoin e Bitcoin lo scorso anno ed effettivamente funzionante da quest’anno.
I benefici sul valore di ETH
Per ora la notizia non ha la forza di influenzare il prezzo di ETH in modo significativo, siamo in una fase di studio sperimentale. Nel caso Zamfir e compagni e lo stesso Buterin, dovessero annunciare la soluzione definitiva al problema sarà interessante vedere come evolverà l’ecosistema decentralizzato ETH e come si comporteranno gli investitori.