La piattaforma video sostiene che non è responsabile per i truffatori che usano YouTube e ha lavorato proattivamente per eliminare le truffe su XRP sottoposte alla sua attenzione
Youtube, il gigante delle piattaforme video digitali di proprietà di Google, ha presentato una richiesta alla Corte federale degli Stati Uniti per far archiviare la causa presentata da Ripple e dal Ceo Brad Garlinghouse.
Garlinghouse ha fatto causa alla piattaforma nell’aprile di quest’anno per non aver monitorato adeguatamente le truffe pubblicate sul sito di condivisione dei video. Ripple sostiene che YouTube non fa abbastanza per limitare il numero di truffatori XRP sulla sua piattaforma, e sostiene che le truffe hanno danneggiato la reputazione di Ripple.
Il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, ha reso noto che anche lui sta facendo causa a YouTube e a Google per aver permesso ai truffatori di usare il suo nome nelle loro truffe Bitcoin. Wozniak e altri 17 personaggi sostengono che la piattaforma è a conoscenza di tali truffe, ma non ha intrapreso alcuna azione per rimuovere i video.
YouTube, in risposta, sostiene invece che non è responsabile per quanto fanno i truffatori che usano Internet e menziona l’articolo 230 della legge USA Communication Decency Act.
L’articolo 230 garantisce la manleva dalle responsabilità per i fornitori di un “servizio informatico interattivo”, nei confronti di quanto pubblicato da utenti terzi. YouTube si difende legalmente affermando che non può essere ritenuta responsabile in qualità di editore dei contenuti pubblicati dagli utenti di YouTube e, di conseguenza, la piattaforma non è responsabile.
YouTube ha anche detto che non ha partecipato attivamente alle truffe XRP e sottolinea di essersi occupata di rimuovere attivamente i video fraudolenti che sono stati portati alla sua attenzione.
Ripple nella causa sostiene che i truffatori che hanno usato XRP come esca, hanno pubblicato video YouTube che sono stati capaci di attirare molte vittime che hanno diretto “milioni di XRP che valgono diverse centinaia di migliaia di dollari” verso falsi investimenti.
Le truffe sono state messe in atto convincendo gli utenti a inviare la criptovaluta con la promessa che nel tempo avrebbero ricevuto più XRP. Queste truffe sono diventate molto comuni nel settore delle criptomonete e hanno ingannato migliaia di persone.
Oltre a YouTube, social network come Twitter o piattaforme come Medium affrontano la sfida di contrastare i truffatori di criptovalute. Twitter lavora su un ampio numero di profili di bot che inducono gli utenti a credere nella truffa. Di recente Twitter è balzato agli onori della cronaca per l’hackeraggio in cui diversi profili verificati sono stati presi d’assalto per diffondere uno schema di truffa con bitcoin.
La battaglia legale tra YouTube e Ripple riprenderà il 27 agosto in tribunale.