Nel mondo ogni anno si ammalano 600 milioni di persone per aver mangiato cibi contaminati, di questi 420 mila muoiono. Le cause delle contaminazioni sono dovute spesso alla catena di approvvigionamento alimentare diventata sempre più complessa e con molti attori, forse troppi, in gioco. Tutto questo potrebbe cambiare con la piattaforma IoT ZetoChain basata su blockchain di cui in questi giorni è aperta la pre-ICO. Il sistema monitora a distanza i prodotti refrigerati lungo la catena del freddo, dall’impianto di produzione agli scaffali dei supermercati.
Dietro ZetoChain c’è la società Zeto da anni impegnata nella gestione in cloud di sistemi di refrigerazione di note catene di supermercati come Lidl Irlanda. Zeto usa big data analytics e tecnologie IoT per creare un software-as-a-service (SAAS) basato su cloud. L’obiettivo di ZetoChain è offrire un nuovo livello di trasparenza alla sicurezza alimentare che possa diventare uno standard per il settore alimentare, assicurando una riduzione sui tempi e sui costi.
I benefici per i consumatori
Attualmente la catena di fornitura degli alimenti ha sistemi di monitoraggio isolati e diversi tra loro, questa metodologia ha un impatto negativo sui prodotti alimentari deperibili. Introducendo la tecnologia blockchain alla catena di fornitura ogni passaggio del prodotto ottiene una tracciatura della località in cui si trova, della temperatura di conservazione, e tanti altri fattori ambientali che si possono presentare durante il viaggio dell’alimento.
Commercianti al dettaglio e ancor di più i consumatori, possono così sapere se quell’alimento che si apprestano a comprare è stato gestito come prevedono le normative e nel rispetto della sua salute, senza possibilità che qualcuno abbia potuto falsificare i dati di conservazione dell’alimento stesso.
Nel caso in cui si sia verificato un problema di contaminazione dell’alimento, grazie alla tracciatura capillare basata sulla ZetoChain blockchain si può capire dove si è verificata in tempi rapidissimi.
Come funziona ZetoChain
ZetoChain lavora in partnership con il Nimbus Research Centre del Cork Institute of Technology irlandese; un centro di alta tecnologia che di recente ha completato un progetto blockchain (SmartBlocks) con la Authority per l’Energia Sostenibile del governo irlandese. La partnership tra le due società fornisce a ZetoChain la tecnologia IoT necessaria alla realizzazione del progetto.
ZetoChain registra la temperatura e i dati d’ambiente in tempo reale conservandoli nella blockchain. In caso di problema, le parti responsabili vengono allertate così che possano intervenire sul nascere. Gli smart contracts impediscono l’accettazione di consegne di alimenti non sicuri e quindi la vendita dei prodotti stessi. I clienti possono usare un’app mobile per scansionare l’etichetta Zeto sul prodotto che stanno per acquistare o consumare, per visualizzare una cronologia completa del prodotto. Una carta d’identità digitale del prodotto con tutta la sua storia, dalla nascita fino all’arrivo al supermercato o a casa sua.
Blockchain e le applicazioni nel quotidiano
Siamo solo agli inizi della ricerca in ambito blockchain. Molti settori industriali, sostenuti da enti di ricerca e Università, studiano le possibili applicazioni ben oltre le criptovalute come bitcoin ed i token. Blockchain potrebbe avere un impatto positivo in molti settori e sicuramente la sicurezza alimentare è uno di questi.
Una semplice etichetta con un codice che identifica il Paese di provenienza o produzione dell’alimento non basta per fornire al consumatore finale tutte le garanzie di cui ha bisogno. Lungo il tragitto possono intervenire tanti fattori esterni. Speciali sensori connessi via internet (IoT) ad un software basato su tecnologia blockchain, forniscono maggiore sicurezza e consapevolezza. Si spera sia questo il futuro concreto della blockchain.