Reddcoin (RDD): la social currency su cui conviene investire
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Nell’universo delle criptovalute, dove Bitcoin, Ethereum & co ormai regnano, non si può non menzionare Reddcoin (RDD), la criptovaluta per le transazioni via Social Network che per anni è rimasta stabile ma che da metà del 2017 ha visto salire il suo valore vertiginosamente. Con un attuale market cap di $259.057.505 USD e un valore di 0,0077$ circa, Reddcoin sembra essere una moneta virtuale su cui si deve puntare.
Vediamo nel dettaglio il perché puntare su questa criptomoneta che punta sulla condivisione. Un’innovazione rispetto ad altre monete come Bitcoin ed Ethereum.
Reddcoin: storia della criptomoneta che punta sui Social
In un mondo dove i social network stanno diventando i canali principali di informazione, intrattenimento e partecipazione, non poteva mancare una criptomoneta che rende possibili i pagamenti all’interno dei Social principali. Stiamo ovviamente parlando della criptovaluta Reddcoin, la social currency che mette a disposizione dei suoi utenti una piattaforma per l’invio e la ricezione di denaro tramite i social network. Reddcoin (RDD) entra sul mercato il 10/02/2014. Il giorno della sua nascita valeva appena 0,000035$, cifra che è rimasta costante fino a metà del 2017. Da questo momento, in poco tempo, guadagna oltre il 9.500%. Ma la moneta, dopo una breve flessione, continua la sua scalata, arrivando a toccare la sua quota record di 0,022$, con un ROI del 1.100%. Mentre si scrive il valore del Reddcoin è di 0,009%, dunque ha subito una perdita. Può forse essere un buon momento per investire? Del resto il progetto che sta alla base di Reddcoin è ambizioso e ha un bacino di utenza ampissimo. Proponendosi come la critovaluta per inviare denaro tramite le piattaforme più conosciute di social network, Reddcoin può attirare miliardi di potenziali utenti. Il progetto nasce con il sostegno di una Initial Pubblic Coin Offering (IPCO), cosa che ha permesso ai suoi miners di estrarre un’alta quantità di Reddcoin (RDD) utilizzando l’algoritmo Scrypt. Oggi non c’è più bisogno di fare attività di mining per ottenere dei Reddcoin. Infatti, anche vista la modifica dell’algoritmo che sta alla base della sua blockchain, l’attività di mining è stata soppiantata dalla possibilità per l’utente di monetizzare semplicemente tendendo acceso e connesso il proprio pc (ma anche il proprio dispositivo mobile) e accumulare RDD nel proprio Reddcoin wallet. Altro modo per ottenere qualche Reddcoin è quello di essere un utilizzatore di social network come Facebook, Twitter, YouTube o Google Plus, e farsi sostenere dai propri followers con l’invio di moneta Reddcoin tramite la “piattaforma Tip” che Reddcoin integra sulle pagine principali dei vari Social. Reddcoin: cos’è e come funziona la sua Blockchain Arriviamo al paragrafo più tecnico della presente guida e vediamo cos’è e come funziona la tecnologia Blockchain di Reddcoin. Al momento della sua nascita (nel 2014), Reddcoin utilizzò l’algoritmo PoW (Proof of Work) al fine di realizzare l’attività del mining iniziale. Dal 2 agosto del 2014, quando furono creati oltre 27 miliardi di token Reddcoin (RDD), la piattaforma modifica l’algoritmo che ne sta alla base, passando al Proof of Stake Velocity (PoSV), un algoritmo di consenso, un mix bilanciato di PoW e PoS che non prevede più il mining e che punta a premiare sia il possesso (Stake) sia l’attività (Velocity) della critovaluta Reddcoin stessa. Entrando più nel dettaglio, l’algoritmo PoSV punta non solo su chi possiede la sua valuta, ma anche sulla velocità della valuta stessa, cioè sulla frequenza con cui una unità di criptovaluta Reddcoin circola all’interno dell’economia ed è così usata dai membri di una comunità. Il motto che riassume tutto ciò, messo bene in evidenza anche nel Reddcoin White Paper, è “una più alta velocità per una migliore economia”. Attraverso l’algoritmo PoSV, dunque, l’utente può convalidare i blocchi della Blockchain con un minimo dispendio di energia (cosa che differenzia l’algoritmo da quello usato dalla piattaforma Bitcoin, cioè il PoW), addirittura anche tramite il proprio smartphone connesso ad internet. Infatti, questa attività di convalida, definita dalla piattaforma Reddcoin “conio”, permette di monetizzare soltanto lasciando connesso il proprio dispositivo alla piattaforma Reddcoin e non solo possedendo i Reddcoin (RDD) ma anche facendoli circolare e validando così le transazioni.
L’obiettivo del progetto di Reddcoin criptovaluta
Si è detto che Reddcoin si integra perfettamente con i Social Network più conosciuti e utilizzati (Facebook, Twitter, YouTube, GooglePlus, …) tramite la sua “piattaforma Tip”. Questa permette l’invio e la ricezione di denaro sui Social. L’integrazione della piattaforma è perfetta, di facile utilizzo e immediata. L’obiettivo del progetto di Reddcoin è dunque quello di diventare la criptovaluta di riferimento per gli utenti dei Social Network i quali potranno supportare le persone che seguono tramite micro-donazioni. Il progetto di Reddcoin è scandito fin dalla sua nascita da una roadmap. Vediamone le tappe e gli obiettivi principali.
- l’implementazione della piattaforma tramite l’aggiornamento Reddcoin Core 2.0, avvenuta nell’agosto del 2016 e che aveva la finalità di migliorare la sicurezza ma anche la velocità del sistema;
- l’introduzione sulla piattaforma delle tre funzionalità fondamentali di Reddcoin: il REdd-ID (l’identità digitale, introdotta a febbraio 2017, che deve essere usata al momento dell’iscrizione sui social network per poter usufruire delle transazioni in RDD); la Tip Platform (che, come si è già detto, si integra perfettamente con i vari Social Network e permette di fare e acquisire le eventuali donazioni); il Redd-Wallet (il portafoglio digitale messo a disposizione da Reddcoin dove si possono conservare i RDD acquisiti e caratterizzato dalla funzionalità di mettere in contatto i vari utenti tra di loro per compiere transazioni decentralizzate e sicure);
- l’apertura di un canale Telegram per gli utenti della Corea del Sud, resa ufficiale attraverso un annuncio su Twitter che ha esaltato i molti supporter asiatici del progetto:
- l’annuncio, fatto qualche giorno fa (gennaio 2018) sempre tramite Twitter, che nuovi sviluppatori si aggiungeranno o si sono già aggiunti al progetto Reddcoin per supportare e sviluppare la piattaforma in termini di ulteriore sicurezza e velocità.
In poche parole, l’obiettivo del progetto di Reddcoin è rendere più social, dunque anche più comune, diffusa e di facile utilizzo, l’utilizzo delle criptovaluta, in particolare di Reddcoin (RDD).
Il team e la community di supporto al progetto Reddcoin
Oltre a poter vantare un team di sviluppo composto da personalità di tutto rilevo (tanto che, ad esempio, i dati forniti da Coingecko sulla rapidità degli aggiornamento del software delle varie piattaforme vedono Reddcoin tra le prime per velocità e accortezza), la piattaforma Reddcoin può appoggiarsi ad una comunità di utenti attiva e propositiva. Del resto non poteva essere altrimenti, vista la vena essenzialmente social di questa criptovaluta. Reddcoin risulta tra le criptomonete più discusse e approfondite sia nelle discussioni sui forum specializzati nella materia, sia sui social network sui quali Reddcoin è implementata. Altro aspetto caratteristico di Reddcoin, al quale puntano sempre di più i suoi sviluppatori, è l’usabilità della piattaforma. Gli utenti non devono essere esperti in blockchain e in algoritmi, ma possono scambiarsi Reddcoin (RDD) in maniera immediata e tramite un’interfaccia di facile lettura. La vena social, la facilità e l’immediatezza di utilizzo, la sicurezza e la velocità della piattaforma sono dunque tutti buoni motivi per investire su una criptovaluta che pensiamo farà parlare di sé nei prossimi mesi. A rendere ancora più interessante l’investimento in Reddcoin c’è il suo prezzo, ancora basso ma in altalenante crescita, come si vedrà meglio nel prossimo paragrafo.
Qualche dato economico su Reddocin: valore, tendenza, market cap
Per dare qualche dato economico sull’andamento e sul valore di Reddcoin bisogna subito menzionare il suo market cap. Mentre si scrive Reddcoin (RDD) ha una capitalizzazione di $259.057.505 USD, cosa che situa stabilmente la criptovaluta tra le 60 valute virtuali con maggiore capitalizzazione, ovviamente ancora lontano dalle top 3 del momento: Bitcoin, Ethereum e Ripple. Ma ciò che può rendere davvero un affare l’investimento in Reddcoin è il suo valore, che oggi si attesta a 0,009$, in leggero calo rispetto alla scorsa settimana, cosa questa che dovrebbe invogliare ad investire. Del resto Reddcoin è una valuta con un solido progetto alle spalle e un bacino di utenza incredibile (quello dei seguaci dei Social Network, appunto). Inoltre la sua tendenza è sì altalenante ma punta verso la crescita. A prova di ciò basti pensare che, dalla fine del 2017 agli inizi del 2018 la criptovaluta Reddcoin è aumentata del 500% in valore in poche settimane! Investire in Reddcoin può essere davvero un ottimo affare.
Il documento fondamentale del progetto: Reddcoin White Paper
Il documento che sta alla base del progetto Reddcoin punta molto sulla tecnologia dell’algoritmo Proof of Stake Velocity. Infatti, dopo una breve introduzione, dove la criptovaluta è definita come una cryptocurrency che usa i principi della crittografia per implementare un sistema di pagamento distribuito, decentralizzato e sicuro, si passa al Paragrafo 2 (Technology), nel quale si affrontano le questioni tecniche della blockchain utilizzata, proponendo un parallelo tra gli algoritmi PoW, PoS e PoSV e mostrando le migliorie che quest’ultimo ha apportato. Solo al Paragrafo 4 (Digital Social Currency) si affronta l’anima che rende unica questa criptomoneta, la sua capacità di implementarsi sulle piattaforme Social e render possibili su di esse pagamenti sicuri e veloci.