Ritorna la tesi secondo cui il boom del bitcoin del 2017 è dovuto a un singolo trader che ha in qualche modo manipolato il prezzo di mercato. Il CEO di Circle Jeremy Allaire sostiene che gli esperti si sbagliano, perché è stato un singolo wallet Tether a aumentare il prezzo di bitcoin.
Secondo la nuova tesi il picco storico di 20mila USD del bitcoin coincide con gli acquisti fatti da un singolo wallet. Questo è stato scoperto dai ricercatori delle Università del Texas e dell’Ohio:
“Gli acquisti fatti con Tether sono programmati subito dopo i ribassi di mercato e comportano aumenti considerevoli del prezzo di BTC. Il flusso è attribuibile a una sola entità, che raggruppa al di sotto dei prezzi arrotondati, induce autocorrelazioni asimmetriche in bitcoin, e suggerisce riserve di USDT insufficienti prima di fine mese”.
Al momento è in corso una causa da 1,4 triliardi di dollari contro Tether per la sospetta manipolazione di mercato delle criptovalute, e questa è solo un’altra prova contro di loro. Questa stablecoin ha una forte correlazione tra l’emissione di token USDT e le variazioni di prezzo del bitcoin.
Apparentemente, le transazioni in questione erano così tempestive che nemmeno un chiaroveggente avrebbe potuto fare di meglio. Tether ha fornito un supporto al bitcoin in tempi chiave e le simulazioni mostrerebbero che è improbabile che siano dovute al caso, soprattutto perché è stato necessario creare più Tether nel tempo per consentire che ciò avvenisse.
A difesa di Tether
Secondo la tesi opposta, non è vero che più Tether equivalgono automaticamente a un prezzo di BTC più alto. Appare come ‘cattiva scienza’, o quanto meno un caso di correlazione di equazione e casualità, usato solo per dimostrare che la coniazione di Tether è stata la causa della corsa verso le stratosfere da parte del bitcoin.
A favore di Tether c’è la constatazione che sarebbe stato un wallet Omnibus usato per raccogliere i saldi di tutti i clienti. Tale pratica è molto usata dai crypto exchange, quindi si tratta in realtà solo di un grande acquisto aggregato che viene attribuito a una singola ‘balena’.
E poi, il fatto che la capitalizzazione di Tether continua a crescere, anche se quella di bitcoin è la metà di quella che era a fine 2017. Tether ha una capitalizzazione di mercato di 4,1 miliardi di dollari oggi, mentre la capitalizzazione nel 2017 era di 1 miliardo.
La manipolazione è un dato di fatto in tutti i mercati
Un terzo punto di vista, crede che la manipolazione avvenga un po’ ovunque oggi. Un semplice tweet basta a influenzare le persone e, il modo in cui i media sono distribuiti, permette a chiunque di decidere di cambiare il prezzo di un bene o di un titolo in borsa. Stando così le cose, è difficile definire il limite tra un trading correttamente eseguito e una attività deliberatamente manipolatoria.
Su scala generale, questo dibattito grava sulla credibilità di bitcoin e sulla sua affidabilità come riserva di valore. Se fosse effettivamente possibile per un unico exchange manipolare il prezzo, gli investitori la percepirebbero come una attività eccessivamente rischiosa.
Idealmente solo le forze di mercato dovrebbero condurre i prezzi di un asset. Spesso, però, è possibile per un singolo trader condizionare il mercato se dispone di fondi sufficienti, ma fintanto che non lo usa per innescare corse agli acquisti, non è così preoccupante. Oggi giorno la tecnologia è così avanzata che il prezzo di qualsiasi bene può essere manipolato, ed è questo un problema difficile da eliminare completamente.