Il fondatore della criptovaluta Bruno Block accusato di evasione fiscale

Il fondatore della criptovaluta Bruno Block accusato di evasione fiscale

By Alice Leetham - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023
Image of DOJ building sign

Il fondatore di Oyster Pearl avrebbe guadagnato milioni di dollari grazie alla vendita della sua criptovaluta, ma non l’avrebbe denunciato all’IRS.

Il Dipartimento di giustizia degli USA (DOJ) ha reso noto in un comunicato stampa di aver arrestato Amir Bruno Elmaani, meglio noto come Bruno Block, a Martinsburg, in West Virginia. Elmaani, 28 anni, ha fondato la Oyster Pearl cryptocurrency ed è accusato di aver evaso le tasse.

L’atto di accusa presentato ieri alla corte federale di Manhattan, afferma che tra settembre e ottobre del 2017 Elmaani aveva annunciato lo sviluppo di Oyster Protocol: una piattaforma di archiviazione dati online. Ha poi promosso online i token Pearl al fine di venderli al pubblico in una offerta iniziale di moneta (ICO), trattenendo per sé la quota destinata al fondatore.

Mentre realizzava il suo piano, Elmaani nascondeva la sua vera identità a dipendenti e investitori dietro lo pseudonimo Bruno Block, e controllava Oyster Protocol attraverso una società di comodo.

Il procuratore distrettuale di Manhattan Audrey Strauss ha spiegato: “Come supposto, Amir Bruno Elmaani sosteneva di voler stabilire un metodo ad alta tecnologia per finanziare un’attività tecnologica, tuttavia lo schema di base era la frode e l’evasione fiscale in vecchio stile. Elmaani avrebbe ricavato milioni di dollari sollecitando gli investitori a comprare la sua criptovaluta con un numero prefissato di token, mentre lui convertiva il ricavato in altre criptovalute e omettendo di dichiarare e pagare le tasse sui proventi.”

Nell’ottobre del 2018, Elmaani ha coniato nuovi token per sé stesso, nonostante in precedenza avesse affermato che la fornitura di token era prefissata, e li aveva convertiti in altre criptovalute attraverso un exchange online. Il suo comportamento ha causato il blocco del trading del token Pearl su quel mercato di scambio e un sostanziale calo del prezzo dei token detenuti dagli altri investitori. Inoltre il principale mercato di scambio del token Pearl ne ha poi fatto il delisting.

Nella sua dichiarazione dei redditi del 2017 Elmaani ha dichiarato falsamente che il suo reddito di quell’anno era stato di appena 15.000 USD derivante da una società di progettazione di brevetti. Nel 2018 non ha dichiarato alcun reddito, tuttavia ha potuto spendere oltre 10 milioni di dollari in yacht, 1,6 milioni di USD in una azienda di compositi in fibra di carbonio, oltre a 700 mila USD per l’acquisto di due case (intestate a due società di comodo) e ha speso altri fondi per ristrutturarle.

L’agente speciale dell’IRS Kelly R. Jackson ha aggiunto: “L’uso delle criptovalute come mezzo per frodare ed evadere le tasse non impedirà ai nostri agenti di fare ciò che sappiamo fare meglio: fiutare il denaro.”

Elmaani ha un doppio capo d’accusa per evasione fiscale che potrebbero tenerlo in carcere fino a 10 anni. Ieri è comparso davanti al suo giudice. La Securities and Exchange Commission ha inoltre presentato una azione civile separata contro Elmaani.