XRP, la criptovaltua di Ripple, nel 2018 era stata proposta come moneta digitale ufficiale dei prossimi Giochi Olimpici Tokyo 2020. LA proposta era stata avanzata da Ken Takahashi, giocatore professionista di baseball giapponese attraverso una petizione sul noto sito web Change.org.
La petizione non è più attiva ma, complice l’attenzione mediatica data alla singolare iniziativa, ha raggiunto le 14.106 firme, superando le 7.500 firme inizialmente richieste dalla petizione. Questo inaspettato successo ha spinto il giocatore di baseball a estendere la petizione a 15 mila firme, ma non ha raggiunto il nuovo obiettivo che si era prefissato.
Ripple ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020
Una petizione su Change.org può bastare a XRP per entrare nell’olimpo degli olimpionici? Secondo fonti di stampa di allora, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) aveva richiesto 8.200 petizioni per accettare XRP quale valuta ufficiale di Tokyo 2020.
Non una impresa facile quindi, ma sicuramente degna di una olimpiade, il luogo dove gli sportivi compiono gesti atletici destinati a lasciare una traccia indelebile nella storia, proprio come fanno le crittovalute nelle rispettive blockchain.
Tuttavia della iniziativa non si è saputo più nulla. Va aggiunto però, che bitcoin sarà sicuramente una criptovaluta accettata alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dal momento che BTC è valuta ufficiale in Giappone.
Perché XRP criptomoneta ufficiale dei giochi?
Takahashi spiegava che i grandi eventi internazionali sono un’enorme opportunità culturale ed economica per una nazione, ma generano anche degli inconvenienti legati alle differenze di lingua e di moneta.
Portando gli esempi di Beijing 2008 e di Rio de Janeiro 2016, ricordava come sia stato difficile per i turisti approvvigionarsi della moneta locale.
Le criptovalute potrebbero risolvere il problema e lo sportivo giapponese ha pensato a XRP per la velocità delle transazioni e il basso costo delle commissioni.
I turisti troverebbero facile acquistare XRP online, evitando lunghe attese agli sportelli dei cambiavalute.
Biglietti delle competizioni acquistati con XRP?
Se la criptomoneta XRP dovesse diventare la moneta ufficiale di Tokyo 2020, anche i biglietti delle competizioni sportive potrebbero essere acquistati con la valuta digitale. Una suggestione che porterebbe la criptovaluta di Ripple a svolgere in parte il suo scopo, essere la moneta dei pagamenti transfrontalieri, ma anche una criptomoneta usata – per la prima volta – per acquistare beni e servizi.
Le opzioni di acquisto per gli spettatori sono tante, dagli exchange di criptovalute, ai siti di scambio istantanei, senza dimenticare i broker regolamentati come la piattaforma di trading eToro.
Le ricadute sul prezzo di XRP
In termini di prezzo, quale potrebbe essere la ricaduta di una tale adozione sul valore di Ripple (XRP)?
I benefici potrebbero essere numerosi. Basti pensare alla pubblicità che XRP riceverebbe su scala globale durante l’evento sportivo. Le olimpiadi attraggono milioni di persone e decine di migliaia di essi vorranno provare l’acquisto della criptovaluta, anche solo per curiosità, facendone lievitare il prezzo.
Per gli investitori di lungo periodo, l’adozione di XRP da parte dei giochi di Tokyo 2020 potrebbe trasformarsi in una ghiotta opportunità di “fare cassa”.
Bitcoin criptovaluta ufficiale in Giappone
La criptovaluta bitcoin, lo ricordavamo in precedenza, è legalmente riconosciuta in Giappone da aprile 2017. Il governo nipponico l’ha scelta per vari motivi, tra i quali favorire l’ingresso dei turisti stranieri nel paese senza la necessità di dover effettuare il cambio monetario nella valuta locale (yen).
Bitcoin è quindi già in pole position per i prossimi giochi olimpici e l’acquisto di BTC nel paese asiatico, ma anche al di fuori, potrebbe aumentare in concomitanza dell’inizio delle competizioni sportive e durante l’intero periodo delle competizioni sportive.
Gli “investitori cassettisti” sono avvisati. Tutti gli altri, nell’attesa dei giochi, saranno interessati a scoprire i cinque modi semplici di acquistare bitcoin in questo momento.