In una tumultuosa concatenazione di eventi, l’Assemblea nazionale della Corea del Sud ha votato l’introduzione della prima legge del Paese specifica per le criptovalute.
Quando la Corea del Sud ha annunciato la possibilità di vietare le operazioni di cambio su tutte le criptovalute, il prezzo del bitcoin è crollato del 25%. Ma l’Assemblea nazionale coreana ha sorpreso tutti e accontentato gli investitori in criptovalute e gli appassionati, oggi 5 marzo 2020, cambiando completamente la propria visione sugli exchange di criptovalute.
In questo eccezionale cambio di rotta, fonti autorevoli hanno affermato che l’Assemblea ha votato all’unanimità (182 – 0) a favore della legge il cui obiettivo principale è regolamentare come i broker e gli exchange di criptovalute dovranno essere gestiti dall’Autorità finanziaria del paese.
Queste compagnie generano gran parte delle loro entrate attraverso la negoziazione dei crypto derivati. A gennaio 2018 nel Paese ebbero inizio discussioni sulla chiusura di tutte le operazioni degli exchange; a fine 2019 è stato invece introdotta una discussione convincente a favore dei CFD (contratti per differenza).
È responsabilità del PCFIR (Comitato presidenziale sulla Quarta rivoluzione industriale) deliberare su importanti politiche che riguardano lo sviluppo e l’acquisizione di nuove tecnologie. Tale Comitato ha annunciato che le entrate generate attraverso i crypto derivati ammontano a 64 milioni di USD nel 2019 ed ha formulato una raccomandazione ufficiale a gennaio di quest’anno.
Essi suggeriscono al governo coreano che potrebbe continuare a permettere l’uso di prodotti cripto come i derivati sul bitcoin, quale strategia di medio e lungo periodo verso l’istituzionalizzazione delle criptovalute.
Portata più lunga, ma presa più stretta?
Cosa significherà questo voto per le prospettive a lungo termine delle criptovalute? La sfida più grande che le principali criptovalute dovranno affrontare è l’adozione di massa. L’approvazione di questa legge costituisce indubbiamente un precedente positivo per il resto del mondo, fornendo un esempio di come i crypto asset possano essere approvati dai governi per garantire prosperità e progresso.
Perché si possa realizzare questa visione idealistica, le norme e il controllo devono governare le pratiche di tutti gli istituti finanziari che si occupano di criptomonete. La decisione presa oggi dall’Assemblea nazionale sudcoreana porta bitcoin e le altre altcoin più vicini alla piena integrazione nella nostra economia, ma introdurrà anche linee guida più rigorose e codici di condotta rigidi a cui le società finanziarie dovranno attenersi.
Significa anche che le transazioni anonime attraverso l’uso della criptomoneta non saranno più possibili in Corea del Sud nell’imminente futuro; ma se sei un irriducibile della privacy, stai tranquillo che ci sarà un modo per aggirare l’ostacolo.
Tutto sommato questo voto è una eccellente vittoria per le criptovalute. Una legge e una supervisione più rigorose significano migliori prospettive di adozione di massa, stabilità e sostegno da parte del governo sudcoreano. Il potenziale impatto della legge sul futuro delle criptovalute non può essere sottovalutato.