Il 10 ottobre il presidente del CFTC Heath Tarbet ha detto chiaramente che egli vede Ethereum come una commodity. Questa è una grande notizia perché lo United States Commodity Futures Trading Commission dice essenzialmente che Ethereum non è un titolo e di conseguenza decade il complesso problema legale causato dal considerare Ethereum un titolo.
Queste le sue parole:
“Siamo stati molto chiari sul bitcoin: il bitcoin è una commodity. Non abbiamo detto nulla su ether fino a ora. Il mio punto di vista come presidente del CFTC è che ETH è una commodity”.
Egli ha proseguito a spiegare l’euristica che stava usando affermando che “beni simili sarebbero stati trattati allo stesso modo”.
La chiarificazione avrà effetto sui regolamenti CFTC
Essendo la seconda criptovaluta per capitale di mercato, ciò aiuta non poco Ethereum e la sua community. Prima di tutto, le commodity non sono titoli e sono soggette a una regolamentazione differente e meno stringente. Finora la comunità si è autodisciplinata, ma se si facesse questa distinzione, si otterrebbe una maggiore chiarezza e quindi una maggiore fiducia degli investitori. In secondo luogo, si apre la possibilità di negoziare future ETH sui mercati statunitensi. Questa sarebbe una mossa legittimante importante per ETH e che avrebbe benefici a catena sulla community.
Il CFTC si muove più veloce della SEC quando si tratta di prendere decisioni e fornire chiarimenti. Da dicembre 2018, essi hanno fatto ricerche su Ethereum e richiesto pareri pubblici su come funziona la blockchain e come si differenzia da Bitcoin. Inoltre, hanno assunto un ex dirigente di Coinbase come nuovo direttore della supervisione del mercato. Questo è proprio ciò che la crypto community vorrebbe che facesse la SEC.
Secondo quanto riferito da Tarbert, il CFTC ha parlato con la SEC riguardo l’argomento della criptovaluta come commodity e sono d’accordo, ma le altre investigazioni della SEC hanno causato tanti dubbi.
Inoltre, Tarbert ha detto che il CFTC stava valutando la stablecoin Libra ma sono ancora incerti se si tratti o meno di un titolo. Con tutto il recente trambusto sui grandi partner come Visa, PayPal, e Mastercard, questo è un momento delicato per il progetto e sarà solo utile se si potrà avere un po’ più di chiarezza in merito.
Prospettive per il futuro?
In altre notizie relative a ether, una recente intervista pubblicata da CoinTelegraph all’esperto Tone Vays, questi ha continuato a esprimere la sua aperta convinzione che Ethereum è un progetto instabile. Come dice lui stesso, Ethereum ha una posizione dominante del 20% circa quando in realtà vale meno. Se la gente dovesse rendersi conto che non può scalare correttamente, proprio mentre alcuni aggiornamenti sono in fase di implementazione, questo denaro si sposterà naturalmente in bitcoin. Questa è una previsione interessante, perché uno spostamento importante in bitcoin potrebbe essere il catalizzatore per la prossima grande corsa dei tori.
Finora, in tanti hanno pensato a sviluppi positivi per una coin utile per tutte le altre, ma questo potrebbe cambiare in futuro. Questa prospettiva che le due maggiori criptovalute sono in concorrenza cambia le dinamiche per l’intero settore.