La scorsa settimana la banca degli investimenti Morgan Stanley ha annunciato d’aver comprato la società di trading E*Trade Financial Group. Un’operazione da 13 miliardi di dollari che rappresenta una delle più grandi acquisizioni nel settore finanziario e che avrà degli effetti nel settore del trading.
Questa operazione è rilevante per il settore delle criptovalute perché E*Trade e Morgan Stanley entrambe hanno effettuato passi nel settore delle criptomonete gli anni passati. Ora, con i 360 miliardi di asset di E*Trade, Morgan Stanley avrà accesso ad un’ampia base di nuova clientela che consiste in 4mila clienti corporate.
Lo scorso anno E*Trade mostrò la sua intenzione di offrire bitcoin ed ethereum, facendone il primo grande broker a fare una cosa del genere. Robin Hood attualmente offre litecoin e bitcoin cash, ma E*Trade stava meditando un’offerta che avrebbe permesso l’espansione della propria base clienti e dei prodotti.
Un secondo tentativo
Morgan Stanley ha tentato l’ingresso nelle criptovalute, ma i loro future non hanno riscosso un grande successo. Quindi, dopo aver rinviato i progetti per un po’, questo nuovo acquisto sembra essere un ottimo modo per entrare.
La banca degli investimenti ha un’altra importante connessione con le criptovalute, per il fatto che 8 ex dirigenti di Morgan Stanley hanno fondato Phemex, una piattaforma di trading per derivati che opera da Singapore, e con la quale essi intendono offrire più leva e un trading più veloce rispetto ai competitor.
Questo è un tema comune nel crypto world, dove sempre più istituzionali vengono attratti perché esce dal “Selvaggio West”. Quando dei manager della finanza tradizionale transitano da una carriera in una banca storica ad una attività imprenditoriale nel settore crypto, è indice che siamo in una fase successiva nello sviluppo del settore.
Un differente metodo di espansione
In genere ci sono pochi metodi per inserirsi nel mercato. Uno di questi è che una nuova società viene costruita da zero, facendola crescere poco alla volta in termini di utenti così da aumentarne le dimensioni. Ma per compagnie come la Morgan Stanley, che hanno ingenti disponibilità finanziarie, possono entrare seguendo una modalità che presenta meno rischi.
Invece di sprecare tempo nel far crescere un comparto della banca o la base di utenti, essi fanno una acquisizione, così come hanno fatto con E*Trade. Il CEO Michael Pizzi resterà al suo posto e lo stesso varrà per i marchi e tutte le attività. Ciò sta a indicare che Morgan Stanley punta a una maggiore sinergia con E*Trade, piuttosto che a una completa integrazione delle attività.
Non avvenivano acquisizioni di questa portata dalla crisi finanziaria del 2008, il che potrebbe anche significare che questo è l’ultimo passo prima che si verifichi il collasso. Le acquisizioni costose delle volte sono indice di un “boom”, a cui fa seguito un arresto anomalo nella crescita nel settore della finanza tradizionale.